Trenitalia, trasporto regionale si viaggia come sardine!
Ancona: Ore 17,50 in partenza dal binario 2 il treno locale diretto ad Ascoli Piceno, la banchina è affollata all’inverosimile. Forse a causa dello sciopero annunciato, forse in quanto quel segmento orario è il più frequentato dai pendolari o forse perché gli studenti hanno deciso di fare ritorno a casa un giorno prima, di fatto il treno a composizione fissa a bassa capacità usato sulle tratte brevi si riempie all’inverosimile. Impossibile muoversi, corridoi pieni, decine e decine di passeggeri in piedi in equilibrio precario negli spazi di passaggio, peraltro invasi dai bagagli. Neppure le successive fermate riescono a riequilibrare le presenze all’interno del convoglio, sono più passeggeri a salire di quanti ne scendono. Un viaggio all’inferno del trasporto regionale, dove se serve l’aria calda arriva fredda, dove i sedili sono perennemente sporchi delle pedate dei passeggeri maleducati e dove, come nel caso di stasera non era neppure possibile raggiungere agevolmente le porte o i servizi. Muto il capotreno che asseriva di aver avvisato il capo del movimento dell’afflusso eccezionale, ma un dirigente di Trenitalia sul treno afferma “che non spetta al capotreno chiedere la sostituzione del convoglio inadeguato”, forse devono farlo i passeggeri telefonando direttamente a Soprano. Il Paese va in questa direzione, rassegnata, incapace di reagire a tanta ipocrisia, mediocrità, pressapochismo, spregio per il servizio e per i diritti dei viaggiatori. D’altro canto da tempo tutti gli investimenti sono sulle Frecce e seppure alla Regione Marche i convogli non mancano e più conveniente far finta di niente e far viaggiare i pendolari come sardine che cambiare convoglio, forse alle sei di sera manca anche chi può prendere una decisione del genere.
ARES