Riforma del diritto allo studio: incontro sindacati e studenti in Regione
Si è tenuto l’altro ieri, presso il consiglio regionale, l’incontro sulla riforma del diritto allo studio,
convocato, su richiesta delle organizzazioni sindacali e studentesche, dal Presidente del consiglio;
all’incontro hanno partecipato i capigruppo consiliari, il presidente della prima commissione e
l’assessore regionale al diritto allo studio, Cgil,Cisl e Uil Marche, confederali e di categoria, una
delegazione delle Rsu degli Ersu e una delegazione degli studenti.
Il sindacato ha ribadito la sua posizione che ha l’obiettivo di migliorare e armonizzare i servizi a
favore degli studenti , la gestione diretta dei servizi da parte della Regione all’interno di un sistema
unico articolato territorialmente, un assetto che eviti ulteriori esternalizzazioni, la dequalificazioni
dei servizi e ricadute negative per i lavoratori dipendenti, diretti o impiegati negli appalti.
Perciò, i sindacati non condividono la scelta del convenzionamento con consorzi pubblico-privati
per la gestione dei servizi ed il relativo distacco dei lavoratori a tali organismi, fra l’altro con
modalità anche impraticabili giuridicamente ed hanno sottolineato che, rispetto alla proposta di
legge, così come si sta delineando in commissione, vi è la netta contrarietà anche della gran parte
degli studenti e degli atenei.
I sindacati hanno richiesto alla Giunta ed alla Commissione di riaprire il confronto con tutti i
soggetti coinvolti per arrivare ad una sintesi condivisa modificando l’impianto della proposta di
legge.
Analoga posizione è stata espressa dagli studenti, che hanno affrontato, in particolare, i temi dei
servizi e della governance.
La richiesta di riaprire il confronto è stata raccolta dai capogruppo del Pd e della Lega, unici ad
intervenire, e dal presidente della prima commissione, che comunque ha richiamato il lavoro svolto,
l’impianto del provvedimento e l’intenzione di arrivare all’approvazione della norma entro
gennaio.
L’Assessore al diritto allo studio, invece, parlando anche a nome del presidente della giunta, ha
dichiarato l’indisponibilità a ridiscutere l’impianto del provvedimento, confermando gli
orientamenti assunti, con argomentazioni che avvalorano ulteriormente tutte le preoccupazioni del
sindacato rispetto alla volontà della giunta di deresponsabilizzarsi e di prefigurare una prospettiva
nella quale la gestione dei servizi, il destino dei lavoratori e le risorse impiegane saranno sempre più
incerte ed al di fuori di un controllo democratico.
In attesa di conoscere le eventuali decisioni che assumeranno a proposito sia la giunta sia il
consiglio regionale, i sindacati proseguiranno con le iniziative di mobilitazione , completando gli
incontri già avviati con i sindaci ed i rettori e mantenendo l’intenzione, qualora ve ne fosse la
necessità, di intensificare le iniziative anche attraverso il coinvolgimento diretto dei lavoratori.