La CNA sulla Civica Enoteca di Macerata
La Civica Enoteca di Macerata dal prossimo anno non sarà più gestita dalla Camera di Commercio:
uno spazio centrale e visibilissimo rischia di restare inutilizzato.
La CNA di Macerata al riguardo lancia la sua proposta: destinare i locali ad un progetto di
temporary store per gli artigiani e le aziende colpite dal terremoto.
Secondo il Presidente Provinciale di CNA Macerata Giorgio Ligliani la Camera di Commercio,
supportata dalla Regione Marche che ha già ipotizzato l’idea di una simile iniziativa, potrebbe
affidare la gestione dello spazio espositivo ad un soggetto privato (gli artigiani interessati costituiti
in ATI), con la partecipazione del Comune di Macerata, che organizzi gli ambienti in modo da
accogliere i prodotti e le tipicità delle zone duramente messe alla prova dal sisma.
Esposizione e vendita come strumenti per permettere alle aziende di ripartire e sopravvivere: questa
è la priorità emersa dai tanti incontri che la CNA ha tenuto sul territorio, in mezzo alla gente.
Gli stessi artigiani si mettono in prima fila in questo progetto, come l’azienda Fattori Patrizia di
Castelraimondo che produce sughi pronti e la ditta Del Balzo di Carassai Mauro & C. snc di Muccia
che realizza accessori di pelletteria.
“La nostra proposta – continua il Presidente Ligliani – è forte perché sentiamo il peso di una
situazione che lascia le imprese colpite dal sisma in una condizione di isolamento che vogliamo
tentare di superare, con una iniziativa concreta in grado di consentire loro la massima visibilità
anche da parte dei turisti che a Macerata fortunatamente non mancano. La possibilità di avere uno
spazio centrale e visibile darebbe respiro alle attività e sollievo a queste persone che hanno perso
anche la propria abitazione”.
La CNA non può e non vuole restare sorda alle richieste disperate di questi coraggiosi imprenditori
che cercano di resistere nel proprio territorio.
L’Ufficio Stampa Macerata, lì 14 dicembre 2016