Italiani in fuga: il 26% prevede di emigrare quando raggiungerà la pensione
Un italiano su tre ha paura che una volta raggiunta l’età pensionabile gli assegni che riceverà dall’Inps non saranno sufficienti a evitargli difficoltà economiche e il 26% è addirittura pronto a emigrare per approfittare di un minore costo della vita e di una tassazione inferiore all’estero.
A rilevare questi dati è il Monitor Allianz Global Assistance, una ricerca condotta in collaborazione con l’istituto di ricerca Nextplora.
Ben il 26% delle persone tra i 25 e i 64 anni lascerebbe l’Italia, per vivere la pensione in un Paese straniero. Anche in questo caso, la media è il risultato di dati che variano molto tra le fasce d’età: il 27% tra i 25-34 anni, il 24% tra 35-44 anni, il 32% tra i 45-54 anni, per scendere poi al 18% tra i 55-64 anni. Lo stacco generazionale diventa nuovamente importante con gli over 65enni, tra i quali solo il 12% pensa di trasferirsi fuori dall’Italia.
Le motivazioni di questa scelta sarebbero innanzitutto economiche: il 58% si trasferirebbe in un Paese con un costo della vita inferiore e il 26% andrebbe in cerca di una meta dove il sistema di tassazione è meno oppressivo rispetto all’Italia. L’insoddisfazione degli italiani coinvolge anche la sfera dei servizi offerti al cittadino, tra cui sanità e trasporti, visto che ben il 21% vorrebbe andarsene laddove i pensionati vengono supportati maggiormente e con servizi migliori. Vi sono poi anche motivazioni personali: ben il 23% gradirebbe un clima migliore e il 19% vorrebbe fare un’esperienza nuova nella propria vita.
In questi casi, la Spagna risulta essere la meta più ambita per il buen retiro (27%), seguita dall’Est Europa che riscontra il 18% delle preferenze e dai Caraibi con il 15%.