NUOVA BANCA MARCHE: SINDACATI INCONTRANO PARLAMENTARI
Incontro oggi tra sindacati e parlamentari per discutere di Nbm. Nel
corso dell’incontro, sono stati condivisi alcuni obiettivi e, per
raggiungerli, entrambi continueranno a esercitare la propria azione nei
confronti del Governo, della Autorità di Vigilanza e verso la nuova
proprietà. Gli argomenti, posti all’attenzione dei parlamentari, sono
stati i seguenti.
L’operazione
L’operazione di acquisizione del Gruppo UBI su NBM, conclusa in questi
giorni, appare favorevole per l’acquirente: si auspica che il valore
aggiunto che si sta generando dall’operazione venga riversato anche sui
lavoratori e sui territori in cui opera la banca. Si sta aprendo una
fase nuova e complessa per il territorio, le istituzioni, la politica,
le parti sociali, tutte unite e consapevoli che, quanto sta accadendo,
sarà fondamentale per determinare il futuro dei lavoratori, dei
territori e della stessa clientela.
Lavoro
In questi anni, i lavoratori hanno sostenuto molti sacrifici.
Preoccupano le notizie di stampa che riportano una prospettiva di
consistenti esuberi a fronte di una previsione di taglio dei costi a
fine piano per le 3 nuove banche del 30%. A oggi non vi sono indicazioni
ufficiali né smentite. Una pesante perdita di posti di lavoro sarebbe
del tutto insostenibile; al contrario, salvaguardare i livelli
occupazionali garantirebbe una più veloce ripresa della Banca, maggiori
servizi alle imprese e un rinnovato slancio positivo alla economia
locale. Persistono fondati timori, in particolare, per il destino dei 3
centri direzionali: Pesaro, Macerata Jesi. Nel corso di questi anni, si
è già assistito, nel gruppo, a una riduzione di oltre 500 posti di
lavoro attraverso 350 prepensionamenti e la mancata conferma di oltre
150 giovani precari.
Territorio
Le Regioni servite da Nuova Banca delle Marche costituiscono una importante opportunità di business per qualsiasi
soggetto creditizio e finanziario, a cominciare dalla raccolta. Territori colpiti dalla crisi e dalle conseguenze
drammatiche del sisma, ma ancora forieri di importanti ritorni reddituali per chi vi voglia investire e sostenere
l’economia reale. Garantire anche una presenza capillare permetterebbe di servire la clientela al meglio. In
questo senso, il paventato intervento dell’Antitrust può e dovrà
aspettare, soprattutto perché la nostra è una regione terremotata. Le
eventuali vendite di filiali di cui parlano i mass media genererebbero
inevitabili e ingiustificabili disservizi ai territori, compresi quelli
colpiti dal sisma: è per tali motivi che chiediamo una moratoria delle
previsioni Antitrust alfine di consentire la continuità del servizio
alle Regioni colpite dal sisma.
La futura Direzione Centro Sud di Ubi a Jesi dovrà avere la possibilità
di erogare volumi di credito tali da sostenere le economie locali e
poteri di delibera sufficienti per dare credito; quantità e qualità
nella erogazione del credito assicurano futuro a regione e territori.
Risparmio
Ai risparmiatori (obbligazionisti subordinati e azionisti) Banca Marche,
vanno garantiti ristori in linea con le recenti soluzioni prodotte per i
risparmiatori MPS e per le Banche Venete; anche attraverso
l’allargamento dei parametri di ristoro che estenda così la platea
interessata. Similmente per quanto riguarda gli Azionisti dovranno
essere ricercate soluzioni pubbliche o privata da condividere con
l’acquirente.
NPL
Il recupero dei crediti ceduti potrebbe essere gestito internamente con le
professionalità presenti in NBM con prospettive di tenuta occupazionale.
Inoltre, una gestione vicina al territorio, eviterebbe fenomeni di
“escussioni selvagge” finalizzate al profitto di breve periodo che
potrebbero depauperare in maniera devastante il valore degli immobili
privati e pubblici.