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Accentramento della centrale operativa 118 a Ancona

118_1celanimarcozziInterrogazione dei Consiglieri FI Jessica Marcozzi e Piero Celani

Vogliono strappare ai nostri territori un ulteriore tassello fondamentale della sanità per

accentrare i servizi ad Ancona? Non lo permetteremo. Stiamo parlando della centrale

operativa 118 di Ascoli Piceno che ha competenza anche sulla provincia di Fermo.

L’amministrazione regionale vorrebbe accentrare il servizio a Ancona sulla scia

dell’imposizione dell’Unione Europea che prevede la riorganizzazione del servizio con una

Centrale Unica di Risposta. Nel giugno del 2016 la centrale operativa di Ascoli Piceno ha

presentato una proposta che prevedeva la riduzione a tre delle centrali operative, ad ognuna

delle quali verrebbe assegnata la gestione dell’emergenza tra Nord, Centro e Sud delle

Marche. L’ideale, per la centrale operativa 118 di Ascoli Piceno era prevedere la centrale

Nord a Pesaro, quella Centro a Ancona (per le province di Ancona e Macerata) e quella Sud

a Ascoli (dove già serve due province, Ascoli Piceno e Fermo). Ma l’amministrazione

regionale sembra sorda. E pronta a una decisione scellerata. Trasferire il 118 a Ancona, se

sul fronte delle spese non si prefigura alcun risparmio, su quello della funzionalità del

servizio emergono mille lacune. Si impoveriscono ancora di più due province a vantaggio

delle solite Marche del nord. E si creerebbero enormi disservizi per l’utenza e per gli

operatori che, insieme alle pubbliche assistenze territoriali, fino a oggi hanno operato con

professionalità, competenza e tempestività affrontando egregiamente anche le emergenze

sisma e neve. Il territorio delle due province Ascoli Piceno e Fermo è il secondo nelle

Marche per bacino d’utenza. Nei primi tre mesi del 2017 la centrale operativa 118 di Ascoli

Piceno ha ricevuto ben 23 mila chiamate. Con l’accentramento a Ancona si creerebbero

innumerevoli problemi di comunicazione e organizzazione tra la centrale e gli operatori che

spesso fanno leva, nelle emergenze, anche sulla loro conoscenza dei territori, prevedibili

problemi anche sul fronte della comunicazione e geolocalizzazione tra centralini e utenza,

sia essa locale, spesso composta da anziani, che turistica. In altre Regioni, dove è già stato

attuato l'accentramento, si segnalano molti disagi al riguardo. E dinanzi all'emergenza,

ritardi anche di minuti possono essere fatali. Con questa ipotesi riorganizzativa, i direttori

delle Unità operative complesse del 118, che ancora non hanno ricevuto alcuna

comunicazione al riguardo, verranno destinati a altri compiti. Destino incerto anche per gli

operatori. Per tutti questi motivi siamo assolutamente contrari al piano riorganizzativo delle

centrali 118 e ci batteremo affinché non venga attuato in questi termini. Intanto abbiamo

presentato un’interrogazione consiliare affinché l’Amministrazione regionale esponga

apertamente la sua posizione.

5/4/2016

I Consiglieri regionali FI

Jessica Marcozzi

Piero Celani