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Nelle Marche dilaga la precarietà: solo il 13,2% i contratti stabili, volano al 77,6% quelli a tempo determinato

metalmeccanici_medium-400x270Continua e si consolida il crollo delle assunzioni a tempo indeterminato dopo il taglio degli

sgravi contributivi nella nostra regione.

L’analisi dei dati dell’INPS, elaborati dall’IRES CGIL Marche, e relativi al primo trimestre

del 2017, non lascia spazio ad interpretazioni.

Le assunzioni a tempo indeterminato sono 5.268, notevolmente inferiori rispetto a quelle

effettuate nel 2016 (-896, pari a -14,54%) e soprattutto rispetto a quelle del 2015 (-4.404,

pari a -45,53%).

I contratti stabili rappresentano il 13,2% degli avviamenti: quota praticamente dimezzata

rispetto al 2015 (26,89%), quando erano pieni gli sgravi contributivi collegati al Jobs Act.

Aumentano significativamente le cessazioni dei contratti a termine (+24,70) rispetto allo

stesso periodo dello scorso anno. Il saldo tra assunzioni e cessazioni da rapporti di lavoro

a tempo indeterminato è negativo per 3.258 unità mentre due anni fa il saldo era di poco

positivo.

Esplode la crescita del lavoro precario con 30.961 avviamenti a tempo determinato

(+34,0% rispetto al 2016) che rappresentano il 77,6% delle assunzioni complessive.

Praticamente più di tre marchigiani su 4 vengono assunti con un contratto a termine.

In crescita anche i contratti di apprendistato, con 2.239 assunzioni (+611 rispetto al 2016,

pari a +37,53%).

Nelle Marche il crollo dei contratti a tempo indeterminato registra percentuali del doppio

rispetto al dato nazionale.

Capita spesso di sentire esponenti politici parlare di dati positivi sull’occupazione, di

risultati strabilianti del Jobs act – dice Giuseppe Santarelli, segretario regionale Cgil

Marche – ; si continua a raccontare un paese che non esiste. Fin quando non si prenderà

atto della dura realtà, non si determinerà nessuna possibilità di affrontare una politica

adeguata, improntata alla crescita economica del paese e dei diritti e delle tutele delle

persone.

Secondo Santarelli, invece, in questi giorni, si registra solo il tentativo di reintrodurre i

voucher, calpestando la democrazia e la volontà di milioni di persone che avevano firmato

per abrogare la legge. Per queste ragioni il quadro che emerge è quello di una regione

dove il lavoro precario dilaga, dove l’insicurezza sociale aumenta, un quadro che dovrebbe

preoccupare chi governa.

Assunzioni nelle Marche (gennaio-marzo)

2015 2016 2017 diff. 17-16 diff. 17-15 % 17/16 % 17/15

a tempo indeterminato 9.672 6.164 5.268 -896 -4.404 -14,54% -45,53%

a termine 23.589 23.100 30.961 7.861 7.372 34,03% 31,25%

apprendistato 1.657 1.628 2.239 611 582 37,53% 35,12%

stagionali 1069 1578 1445 -133 376 -8,43% 35,17%

TOTALE 35.957 32.470 39.913 7.443 3956 22,92% 11,00%

Elab. IRES CGIL Marche – dati INPS

Cessazioni nelle Marche (gennaio-febbraio)

2015 2016 2017 diff. 17-16 diff. 17-15 % 17/16 % 17/15

a tempo indeterminato 9.598 8.659 8.526 -133 -1072 -1,54% -11,17%

a termine 16.929 14.311 17.846 3.535 917 24,70% 5,42%

apprendistato 1220 971 1033 62 -187 6,39% -15,33%

stagionali 636 942 758 -184 122 -19,53% 19,18%

TOTALE 28.383 24.883 28.163 3.280 -220 13,18% -0,78%

Elab. IRES CGIL Marche – dati INPS

Saldo assunzioni e cessazioni

2015 2016 2017 diff. 17-16 diff. 17-15 % 17/16 % 17/15

a tempo indeterminato 191 -2.495 -3.258 -763 -3.449 30,58% -1805,76%

a termine 6.660 8.789 13.115 4.326 6.455 49,22% 96,92%

apprendistato 437 657 1206 549 769 83,56% 175,97%

stagionali 433 636 687 51 254 8,02% 58,66%

TOTALE 7.574 7.587 11.750 4.163 4.176 54,87% 55,14%

Elab. IRES CGIL Marche – dati INPS

Assunzioni e cessazioni in % sul totale

Assunzioni Cessazioni

2015 2016 2017 2015 2016 2017

a tempo indeterminato 26,8% 18,9% 13,2% 33,8% 34,8% 30,3%

a termine 65,6% 71,2% 77,6% 59,6% 57,5% 63,4%

apprendistato 4,6% 5% 5,6% 4,3% 3,9% 3,7%

stagionali 3% 4,9% 3,6% 2,3% 3,8% 2,6%

TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Elab. IRES CGIL Marche – dati INPS