Regione: Chieste più fermate Frecce a san Benedetto
ANCONA – Più fermate, almeno per l’estate, dei treni veloci alla stazione di San Benedetto del Tronto, a chiderlo è la Regione Marche. Approvata all’unanimità dal consiglio regionale delle Marche una mozione di Piero Celani (Fi) per la richiesta di nuove fermate del treno Freccia Bianca nella stazione di San Benedetto del Tronto. Al presidente della Giunta si chiede di attivarsi con Trenitalia affinché il servizio sia attivato contestualmente all’entrata in vigore dell’orario estivo e prevedendo almeno due ulteriori fermate in direzione nord ed altrettante verso sud. Si chiede anche il coinvolgimento delle associazioni degli albergatori. Nel corso del dibattito Peppino Giorgini (M5s) ha fatto riferimento ad uno studio sull’attuale situazione dei servizi ferroviari. «Il vero vulnus – ha sottolineato – sta nella liberalizzazione». Per Sandro Zaffiri (Lega Nord) il problema dei trasporti nelle Marche «è molto serio. Abbiamo un’opportunità irripetibile perché è in previsione una velocizzazione della Linea Adriatica, che può fornire una risposta adeguata ai problemi della parte sud delle Marche». Secondo Francesco Micucci (Pd) è necessaria una verifica attenta sulle esigenze di mercato ed è auspicabile l’attivazione, in via sperimentale di alcune fermate. Favorevole alla mozione Sandro Bisonni (Gruppo Misto), mentre Enzo Giancarli (Pd) ha parlato della necessità «d’integrazione tra trasporto locale e a lunga percorrenza e di unitarietà del territorio regionale». Per Fabio Urbinati (Pd) va presa in considerazione «una seria complementarietà tra servizi, ma leviamoci dalla testa cose che non possiamo ottenere». Luigi Zura Puntaroni (Lega Nord) ha invitato tutti ad una riflessione sull’argomento e Luca Marconi (Popolari Marche-Udc) ha posto l’accento sulle questioni tecniche. L’assessore Angelo Sciapichetti ha fatto il punto sull’attuale situazione: «Negli ultimi anni anche Trenitalia ha investito molto per le Marche. Per le fermate, il problema è stato già posto ed esiste un confronto molto stretto con la società. Le soluzioni vanno studiate con attenzione».