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Trasporto dializzati, Marcozzi interroga!

Nessuna risposta esaustiva da parte dell’Amministrazione regionale sui tagli al trasporto dei
dializzati. Anzi sì: la norma è stata scritta, in barba alle sue ricadute sui cittadini, e deve piacere,
punto. Siamo alle solite, la Sanità marchigiana è lo specchio di una politica che rema nella
direzione opposta rispetto alle esigenze dei cittadini, a partire da quelli con maggiori difficoltà. Ieri
infatti in Consiglio regionale è approdata la mia interrogazione 506 con cui chiedevo spiegazioni
sulla scelta dell’Amministrazione di escludere le persone bisognose di dialisi dalle possibilità di
essere trasportate a cura del Sistema sanitario regionale tramite pulmino per disabili. Un problema
che l’Anpas ha sollevato a chiare note ma che la politica ha lasciato cadere nel vuoto, in barba
soprattutto a coloro che, con problemi di salute, dall’oggi al domani si sono ritrovati a piedi.
Eppure, lo scorso 26 settembre, l’Amministrazione era arrivata addirittura a sostenere che non
fosse stato effettuato alcun taglio. Al ché ho chiesto cosa avesse spinto l’Amministrazione a
apportare simili inconcepibili modifiche al trasporto nefropatici emodialitici, sostenendo che tali
modalità debbano essere immediatamente cambiate. Il paziente deve essere libero di farsi
trasportare, come sempre successo, anche dalle Associazioni di Volontariato con il riconoscimento
del rimborso per i chilometri effettivamente percorsi in andata e ritorno senza limitazioni di alcun
genere. Ho chiesto anche come si arriva a distinguere tra beneficiari dei servizi e non, soprattutto
tra coloro che sono costretti o meno a viaggiare in barella. Doveroso sottolineare, oltretutto, la
ricaduta sulle tasche dei cittadini dei servizi modificati, precedentemente coperti dal Ssr. Mi è stato
risposto che la riorganizzazione del Trasporto Sanitario regionale si è resa necessaria per dar
seguito a quanto previsto dai nuovi Livelli essenziali di assistenza, che i rappresentanti delle
pubbliche assistenze Anpas Cri hanno attivamente partecipato ai lavori che hanno portato alla Dgr
301, che è quella che identifica i soggetti che hanno diritto al trasporto sanitario con ambulanza e
anche nella predisposizione delle modalità di rimborso per l’organizzazione dei trasporti collettivi. Il
rimborso con accompagnatore, invece è certificato dal responsabile dell’Unità operativa di
Nefrodialisi. Insomma la norma è questa, questo ha partorito l’Amministrazione regionale e questo
deve piacere ai cittadini anche se crea disagi e aggravi. Non è questa la politica al servizio dei
cittadini, la politica che ci appartiene. Non è questo che vogliamo, consapevoli che ancora una
volta, come nel caso di Sant’Elpidio a Mare, i cittadini, le famiglie, i pazienti, le pubbliche
assistenze e qualche amministratore locale, si debbono rimboccare le maniche per mettere una
pezza ai disagi creati da una certa politica. Continueremo a lottare per invertire la rotta e
riconsegnare ai cittadini una politica al loro servizio.
14/12/2017

Jessica Marcozzi
Capogruppo FI
CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE