Tassa di soggiorno? No, grazie
“La tassa di soggiorno? La sua applicazione in questo momento ci sembra del tutto inopportuna”.
Così si esprime la CNA Territoriale di Fermo, con il settore Turismo e Commercio e il Direttivo di
Porto San Giorgio, sulla ventilata ipotesi di introduzione della tassa di soggiorno nei comuni costieri
del Fermano.
“Seppure sia una soluzione che non rappresenta certo il male assoluto – commenta Alessandro
Quinzi, presidente del direttivo zonale sangiorgese – è necessario comunque guardare alla realtà
dei fatti: una vera e propria ripresa dell’economia non c’è, le famiglie vedono ancora fortemente
penalizzati i consumi ed anche piccole variazioni di prezzo possono rendere “infedele” anche il
turista più affezionato, specie in relazione alla situazione di Porto San Giorgio, centro che vive
essenzialmente di turismo stagionale. E tutto ciò senza menzionare la psicosi del sisma, che
comunque ancora aleggia sui nostri territori”.
Nonostante alcuni importanti studi condotti sui flussi turistici e la loro variazione in relazione
all’introduzione della tassa, come quello di Valerio Ficari e Giuseppe Scanu (“Tourism Taxation” –
Sostenibilità ambientale e turismo tra fiscalità locale e competitività, ed. Giappichelli) per citarne
solo uno, spieghino come la domanda di turismo sia inelastica rispetto al prezzo e che anzi l’ impatto
economico nel medio-lungo periodo dell’imposizione possa generare redditi maggiori, la possibilità
di realizzare uno sviluppo turistico sostenibile è legata ad un’unica condizione: che le risorse
incamerate vengano utilizzate in via esclusiva per migliorare l’offerta turistica.
“Se la scelta delle Amministrazioni locali cadesse sull’applicazione immediata della tassa di
soggiorno – prosegue Quinzi – allora va detto che le eventuali risorse dovranno essere destinate a
specifici capitoli di bilancio collegati all’offerta turistica, questo per la CNA è un aspetto da cui non
si può prescindere. Iniziative culturali, promozione di eventi, miglioramento dei servizi di spiaggia,
servizi per la mobilità, pacchetti promozionali: queste somme non dovranno assolutamente finire nel
calderone indistinto dei bilanci comunali”.
La CNA ritiene necessaria la creazione da parte delle amministrazioni locali, come fatto nelle città in
cui è stata introdotta la tassa di soggiorno, un tavolo tecnico con le associazioni di categoria, come già
presente a Porto San Giorgio, che studi e proponga soluzioni sull’investimento di quanto incamerato,
affinché i turisti possano toccare con mano i servizi aggiuntivi che possono migliorare il soggiorno
nei nostri comuni attivati.
Fermo, 27 gennaio 2017 L’Ufficio Stampa