Macerata sparatoria, segnale da non sottovalutare!
Macerata 3 Febbraio: Normalmente questo giornale non dedica troppo spazio alla cronaca. Per quanto possibile propone notizie e informazioni utili ai nostri lettori cercando di non esacerbare gli animi, già abbastanza colmi di “rancore” degli italiani come ha registrato il Censis. Oggi facciamo un eccezione, dopo i fatti di questa mattina, la sparatoria per le vie di Macerata, di un uomo solo in auto verso bersagli di colore. A nessuno sfugge un collegamento con quanto accaduto nei giorni scorsi a Pollenza, l’omicidio, se così può essere definito, quello di Pamela Mastropietro, la solare ragazza romana ospite della comunità Pars. Nessuno può far finta di nulla o ignorare la simbologia di cui si è ammantato lo sparatore al momento dell’arresto, bandiera tricolore sulle spalle e saluto fascista. Siamo in campagna elettorale. I temi che tengono banco e sollecitano il voto alla pancia degli italiani sono l’immigrazione “clandestina”, “la disoccupazione per colpa di quelli che ci rubano il lavoro”, “l’insicurezza causata da furti, rapine, effrazioni e stupri con protagonisti extracomunitari”. La strategia è palese. Ci vuole l’uomo forte! La destra al potere secondo una parte consistente dell’elettorato può dare potrebbe essere la soluzione per porre fine a tutto ciò. Può far gioco uno psicopatico vendicatore in giro per la città munito di pistola a caccia di uomini di colore come il nigeriano che ha seviziato ed ucciso Pamela. Può far crescere per paradosso l’insicurezza, la paura di quei sentimenti irrazionali cui si nutre tanta propaganda elettorale. Può soprattutto dar luogo ad emulazione! Può quasi certamente avviare il Paese verso il baratro dello scontro sociale e dell’autoritarismo strisciante. Certi fenomeni non vanno sottovalutati, né minimizzati. A certi livelli fino ad ora, se si eccettua quanto accadde con la strategia della tensione, non si era ancora arrivati, ma manca ancora un mese alle urne!
Ares