BALDELLI (FDI): “LA MORANI DICHIARA CHE IL PD È CONTRARIO A PRIVATIZZARE POSTE ITALIANE, MA RENZI LE HA GIA’ SVENDUTE AI PRIVATI. UN PD SEMPRE PIU’ FANTOZZIANO”
“Il Pd è diventato una rappresentazione fantozziana di quel che una volta era la sinistra che dominava in questo territorio. Tanto che non solo è costretto a candidare a Pesaro Minniti, ministro catapultato da Reggio Calabria, per tentare di arginare la sconfitta, ma addirittura ha scelto una candidata come Alessia Morani. La stessa che settimane fa, passando alla storia della legislatura, ha proposto agli anziani di ipotecare le loro case alle banche per ottenere un prestito e arrivare alla fine del mese, visto che con le loro pensioni non ce la fanno più. Oggi, sempre la Morani, nel confronto organizzato dalla Cisl coi candidati alle elezioni politiche, è arrivata ad affermare, oltre ad una serie di sfondoni su sanità, ospedali e enti locali, che il Pd è contrario alla privatizzazione di Poste Italiane”. E’ quanto riporta Antonio Baldelli, capolista di Fratelli d’Italia per la Camera nel collegio Marche nord, presente al confronto tra candidati organizzato da Cisl. “Ma la Morani sa quello che dice? E soprattutto – chiede Baldelli – si è messa d’accordo con il suo segretario Pd Renzi che ha già svenduto il 70% delle quote delle Poste Italiane al privato e intende privatizzare anche il restante 30%? E’ evidente, a questo punto, che l’esponente del Pd o parla a titolo personale e non sa nemmeno quello che fa il proprio partito o, in campagna elettorale, promette di tutto pur di confondere gli elettori. Fratelli d’Italia, al Governo del Paese, come già spiegato dal presidente Giorgia Meloni, metterà in campo un grande piano industriale per il rilancio della più grande azienda di Stato che, coi suoi 13mila uffici postali, raggiunge tutti i nostri territori fino ai paesi di montagna; un piano che tuteli i lavoratori postali anche dal mercato dell’e-commerce che oggi è in mano alle multinazionali. Dovrà anche essere rivisto il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti in Poste, per offrire nuovi servizi e nuove proposte ai risparmiatori italiani. Infine – conclude Baldelli – mi farò personalmente portatore in Parlamento di un contratto di settore con cui bloccare la concorrenza sleale di quelle aziende private che svolgono servizi postali ma non tutelano i propri lavoratori, perché lo Stato non è ancora intervenuto a disciplinare il settore, permettendo a queste aziende di non riconoscere le garanzie contrattuali che invece le Poste riconoscono ai propri dipendenti”.