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La Sacra Spina di Serra San Quirico e la Passione di Cristo nei dialetti Marchigiani

A Serra San Quirico, domenica 25 marzo in concomitanza con le celebrazioni
liturgiche per la “Sacra Spina” che da secoli si onora nella cittadina marchigiana,
si terrà, a cura della locale Associazione culturale Salnitro, la presentazione di un
libro pubblicato nei quaderni del Consiglio Regionale delle Marche che nell’estate
scorsa ha fatto bella mostra di se presso lo stand della Regione al Salone del libro
di Torino.
Si tratta della pubblicazione curata da Manlio Baleani dal titolo eloquente:
“Passione e Morte di Gesù Cristo nei dialetti italiani”, Una serie di brani e di
poesie che narrano gli ultimi istanti della vita di Nostro Signore utilizzando la
lingua del popolo, il parlare dei sentimenti negli idiomi che vanno dal patois
valdostano fino al logodorese sardo, passando ovviamente per le Marche,
rappresentata dai dialetti di Fano, Senigallia, Jesi, Ancona, Macerata, Porto
Recanati, San Severino Marche ed Ascoli Piceno.
A Serra san Quirico nella chiesa di San Filippo, nel centro storico, l’Arcivescovo
Emerito di Loreto Monsignor Giovanni Tonucci terrà una relazione incentrata sul
racconto che l’evangelista San Marco fa di quella vicenda in un linguaggio
asciutto ed essenziale che caratterizza l’intero vangelo scritto originariamente in
lingua greca dal discepolo di San Pietro. Seguirà la lettura del capitolo quindici in
vari dialetti marchigiani. Poi a seguire sarà la volta della lettura delle poesie
dialettali ispirate allo stesso episodio tra cui il racconto anconetano de “El
Vangelo de mi nona” e quello in dialetto di Morto Recanati dal titolo: “ ‘N antru
Vangelu da legge pianu e da ‘rpensacce sopra”
Condurrà l’evento Roberto Negro, per conto dell’Ass Salnitro, e che invita tutti la
domenica delle Palme, alle ore 18,00 per vivere un momento che supera la
dimensione letteraria per approdare a quella religiosa della quaresima.
Questa rappresentazione ha visto quest’anno ben sei eventi in vari cittadine della
nostra Regione. Si è iniziato a Jesi presso la parrocchia di San Giuseppe, per
giungere poi a Cingoli nella collegiata di San Esusperanzio, a Ostra nella chiesa di
San Francesco, ad Ancona con gli studenti dell’ Istituto Caggiari, a Loro Piceno
nella chiesa parrocchiale di Santa Maria, per chiudere proprio a Serra San Quirico,
L’invito è rivolto a quanti vorranno ascoltare nella lingua del popolo ciò che visse
il Signore. Dal dramma del tradimento e l’abbandono dei suoi fino alla furia cieca
di un popolo sobillato dai suoi capi e la conveniente neutralità delle autorità
imperiali. Per concludersi con il grido di dolore che si leva alle tre del pomeriggio
di una cupa primavera di due mila anni fa.