Moie: al Brick Book Festival si parla di narrativa contemporanea con Giampaolo Simi
Moie Nuovo appuntamento, domenica 27 maggio, alle ore 19, alla biblioteca La Fornace di Moie, con il “Brick Book Festival”, la rassegna, nata da un’idea di Alessandro Morbidelli in collaborazione con l’amministrazione comunale e il sostegno delle ditte Sanselmo e 3T Costruzioni edili.
L’evento, partito lo scorso febbraio, prevede appuntamenti mensili fino a giugno. Il tema di questo penultimo incontro è “Mattoni nella rete: scrittura e web”. La giornata, come sempre ad ingresso gratuito, coinvolgerà un intero gruppo web dedicato alla condivisione di pareri e idee legate al mondo della narrativa contemporanea. Si tratta di “Leggo Letteratura Contemporanea – Colonna Giacomo Leopardi”: una realtà che prevede più di quarantamila iscritti. Il momento clou dell’evento di maggio sarà l’incontro con lo scrittore Giampaolo Simi, autore del romanzo “La ragazza sbagliata”, vincitore del Premio Scerbanenco, e autore Sellerio in vetta alle classifiche. Il libro è la storia, carica di tensione e colpi di scena, di un’assassina e del suo accusatore. Un giallo che sfuma verso il noir. Il Festival si concluderà a giugno con il sesto appuntamento in collaborazione con la Poliarte, l’Accademia delle Belle Arti di Ancona. La rassegna mette insieme Brick, mattone, e Book, libro, e non poteva che svolgersi alla biblioteca La Fornace che rappresenta il concetto di trasformazione e di adattamento. “Da centro di produzione della materia – ha evidenziato l’assessore alla Cultura Sandro Grizi – a centro di produzione della cultura: un messaggio che si impone con forza come testimonianza dei tempi che cambiano e di una profonda presa di coscienza collettiva, ovvero che la cultura non può occupare un posto che non sia alle fondamenta della vita quotidiana delle persone”. Il mattone era ed è il supporto “tanto degli edifici in muratura – aggiunge l’ideatore della rassegna Morbidelli – tanto della rete di competenze e arti che costituiscono la solidità composta da tanti ‘mattoncini di cultura’. Un filo rosso che lega la materia e la teoria, la struttura e la morale, la forma e la sostanza”.
Daniele Guerro