Pace fiscale, cos’è e come funziona
Pace fiscale. Così il governo chiama l’operazione che per molti osservatori si tradurrà in sostanza in un condono di tasse non pagate. Ma cosa si intende per pace fiscale? L’operazione ancora non è stata definita. L’esecutivo gialloverde ipotizza la chiusura delle cartelle sotto i 100mila euro. Il Contratto di governo siglato da M5S e Lega ipotizza il «preventivo e definitivo smaltimento della mole di debiti iscritti a ruolo, datati e difficilmente riscuotibili per insolvenza dei contribuenti». Il governo, alla ricerca di risorse per finanziare le misure del proprio programma, starebbe dunque accelerando su questo capitolo, previsto anche nei progetti della campagna elettorale del partito di Matteo Salvini che l’aveva indicato come il primo provvedimento da varare.
L’ipotesi di pace fiscale in campo sarebbe quella di offrire la possibilità di mettersi in regola a coloro che hanno cartelle esattoriali sotto un certo tetto. Il Contratto di governo non definisce nei dettagli la soglia ma che oggi Salvini ha indicato come livello quota 100mila euro. Le aliquote della sanatoria finora ipotizzate sono tre: del 6, 15 e 20-25%. Quella intermedia sarà dello stesso livello della flat tax e quella più bassa servirebbe per quelle situazioni eccezionali e involontarie di dimostrata difficoltà economica.