Intervento del sindaco Nicola Loira: “Spiagge sicure, facciamo da soli”
La circolare del Ministero dell’Interno del 6 luglio “Spiagge sicure – Estate
2018” avente ad oggetto finanziamento, iniziative, prevenzione e contrasto
dell’abusivismo commerciale e della contraffazione, non riguarda purtroppo il
Comune di Porto San Giorgio. Una delle condizioni per accedere al
finanziamento è il numero di presenze annue all’interno delle strutture ricettive
non inferiore a 500 mila, in base ai dati statistici Istat relativi all’anno 2016.
Detta condizione, visto l’esiguo numero di strutture turistico ricettive presenti
in città, esclude Porto San Giorgio dal finanziamento ministeriale. A nulla vale
l’estensione della spiaggia né la massiccia presenza dei pendolari né dei turisti
residenti nelle abitazioni private, da sempre la parte più consistente della
presenza turistica in città.
“Continueremo a fare da soli – spiega il sindaco Loira – con i nostri mezzi e le
nostre risorse, con l’encomiabile lavoro della Polizia Municipale, di cui
continueremo a rafforzare l’organico come abbiamo fatto in questi anni, che già
fino ad oggi ha compiuto 15 interventi in spiaggia con conseguenti sequestri di
merce contraffatta. Operazioni, ci tengo a dire, non ugualmente riscontrabili con
facilità sul territorio. Insisteremo in ogni occasione per avere il supporto delle
Forze dell’ordine ed il coordinamento della Prefettura. Ma la costa fermana è
una ed è difficile pensare ad una politica statale con efficacia a ‘macchia di
leopardo’: lì si, qui no solo sulla base di motivazioni e presupposti discutibili. I
finanziamenti per la riqualificazione delle aree urbane degradate (vedi Tre
Archi), come tanti altri finanziamenti comunitari di cui si è avuta notizia in
questi anni, riguardano solo i capoluoghi di provincia, i finanziamenti per la
prevenzione ed il contrasto dell’abusivismo commerciale sono rivolti solo alle
città che hanno importanti strutture turistiche indipendentemente da tutti gli altri
fattori di cui vive Porto San Giorgio ma che per il Ministero non fanno
statistica. Sono solo esempi ma sufficienti per pensare che è giunto più che mai
il momento di interrogarsi sul futuro di una città senza territorio come la nostra,
cercando di alzare la testa dalle inezie quotidiane che però purtroppo ancora
appassionano i più”.
1 agosto 2018