L’effetto Dunning Kruger e la presunzione
“Se mi chiedete quale sia la singola caratteristica che renda una persona soggetta a questo auto inganno, io direi che è respirare. “
David Dunning
Una battuta che gira spesso nel lessico popolare recita “dal prossimo anno non servirà più la laurea per essere medici, basterà essere iscritti a Facebook”.
Una iperbole che non si discosta poi molto dalla realtà, a turno pare che tutti siano diventati esperti virologi prima, poi economisti, monetaristi, esperti di trattati europei, di spread, ultimamente ingegneri civili edili. Ovviamente nulla di tutto questo si fonda su un qualunque barlume di scienza, con tutto il rispetto dovuto ad indispensabili e preziose competenze, dietro le verità riportate come assolute stanno casalinghe, artigiani, impiegati. I veri esperti, quelli che hanno fatto anni ed anni di studi, che hanno competenze riconosciute a livello mondiale, vengono visti come complici di un complotto globale atto a creare una verità distorta.
La presunzione di essere esperti senza averne le competenze, e potremmo riallacciarci al principio di Peter di cui ho già trattato, si unisce ad un’altrettanto forte arroganza, l’esperto laureato su Google non accetterà mai di scendere dal suo piedistallo. Tutto questo ha, incredibilmente, una base scientifica che è stata messa a punto da due esperti, veri, gli psicologi David Dunning e Justin Kruger, della Cornell University. Secondo i due eminenti professori, “l’errore di valutazione dell’incompetente deriva da un giudizio errato sul proprio conto, mentre quello di chi è altamente competente deriva da un equivoco sul conto degli altri”. Difficile non dare ragione al risultato del duo Dunning-Kruger, se le radici di quanto osservato affondano fino ai tempi dei filosofi greci, il sistema si è allargato in maniera virale nel tempo della società liquida. Anche qui posso ripescare vecchi argomenti, la teoria dei cerchi di Zygmunt Bauman, elimini dalle tue cerchie chi dissente dalle idee, e rimanendo solo fra persone che la pensano nella stessa maniera, il presunto esperto vede la sua teoria condivisa ed accettata da tutti, convincendosi di avere tutte le competenze necessarie.
Le persone affette dall’ Effetto Dunning-Kruger sono particolarmente divertenti, sono talmente convinte della loro superiorità e competenza che non fanno altro che auto-referenziarsi, senza accorgersi della propria tracimante presunzione, continuano a raccontare come sono bravi, pur non avendo mai fatto niente di epico. Non ci sono segni tangibili della loro competenza se non quanto loro stessi si auto-incensano. A dimostrazione di questo Dunning e Kruger compirono un test su un campione di persone scelte in base alle loro dichiarazioni di competenza in uno o più campi. I peggiori del test risultarono quelli che si erano definiti i più competenti in ogni campo; si erano ampiamente sopravvalutati. Per concludere ricordiamo che il campione numero uno del genere è considerato Arthur Wheeler. Questo 45enn alto 1,60 per 120 kg. di peso, si fece arrestare nel corso di una rapina a Pittsburgh, stupendosi del fatto che l’avessero visto, in quanto era convinto che spalmarsi succo di limone sul viso lo rendesse invisibile. Si era decisamente sopravvalutato.
MAURIZIO DONINI