Rallentamenti e code, chi non volle la terza corsia?
Un inferno di code, rallentamenti, incidenti a raffica e impossibilità di circolare sia sulla A14 quanto sull’Adriatica. Giorni e giorni di disagi, che poi chiamare disagi è un eufemismo, considerando come l’assenza di percorsi alternativi abbia creato un gigantesco ingorgo in un’area estesa da Porto Sant’Elpidio fino a Pedaso, con forti ripercussioni sulla viabilità interna di Porto San Giorgio, Fermo, Pedaso, Porto Sant’Elpidio. Certo tutto si innescato con il primo rogo di un Tir nella galleria tra Pedaso e Grottammare, con la successiva impossibilità di smaltire il traffico su una sola galleria utilizzando il senso unico alternato, ma successivamente il caos è aumentato a causa delle lunghissime code, fino a 15 km, sulla A14 e infine sull’Adriatica una volta chiusa l’A14 in direzione sud. Se qualcuno pensa solo alla fatalità di un incidente, come ne possono capitare in tutti i periodi dell’anno e in ogni tratto autostradale, allora pensa male, intanto perché il tratto Pedaso, Cupramarittima da sempre è il più critico e quello dove si manifestano il maggior numero di incidenti, per la presenza di una serie di gallerie, per l’accesso ai loro fornici non sempre agevole a tutti gli automobilisti, ma soprattutto per l’assenza di vie di fuga e corsi di vera emergenza. Quindi non si può parlare di caso o fatalità, non lo possono asserire alcuni esponenti politici ancora in sella, visto che quando c’era la possibilità di realizzare la terza corsia e financo qualche circonvallazione o complanare hanno detto NO! Hanno detto no, non perché non ce fosse necessità o bisogno, ma solo per un maldestro senso di rispetto dell’ambiente ed anche per l’esigenza, questa legittima di rivedere in parte il tracciato autostradale. Ad oggi il risultato è sotto gli occhi di tutti, il traffico fila via liscio verso sud fino a Porto Sant’Elpidio e da Alba Adriatica in giù, si strozza ed assume contorni pericolosi tra San Benedetto e Pedaso, dove le gallerie sono vecchie, strette, hanno ingressi non lineari e mettono a dura prova gli automobilisti meno esperti. La presenza di numerosi mezzi pesanti sempre più veloci ed ingombranti, l’imperizia di tanti vacanzieri o automobilisti della domenica fanno il resto. Ai voglia di convocare comitati in Prefettura con Sindaci che non riescono a casa loro a portare a termine un cantiere di duecento metri quadrati da anni, si possono spegnere tutti i semafori e mobilitare la protezione civile, sarà sempre e solo emergenza.
ARES