APPALTI FERROVIARI,TERZO SCIOPERO NAZIONALE
Ancona, 25 ottobre 2018
Domani, venerdì 26 ottobre, le lavoratrici e i lavoratori appalti ferroviari addetti ai servizi di pulizia
dei treni e delle stazioni, del ristoro e accompagnamento notte, si fermeranno per l’intera giornata
effettuando solo i servizi minimi previsti dalla legge 146/90. Il servizio di assistenza disabili resta
garantito per intero.
Il settore è colpito da anni da una grave crisi economica conseguente alle scelte delle società del
Gruppo FS di frammentare oltre misura i lotti ed accettare ribassi eccessivi da parte degli
appaltatori, rinunciando così alle economie di scala possibili solo con gli accorpamenti.
Durante le gare, le valutazioni delle offerte da parte delle committenze avvengono senza tenere
conto del costo del lavoro previsto dal contratto della mobilità attività ferroviarie, anche perché le
tabelle di costo orario sulle quali andrebbero effettuate le valutazioni di congruità non sono state
mai pubblicate dal Ministero del Lavoro, nonostante siano state concordate fra le parti stipulanti nel
CCNL del 16 dicembre 2016. Quindi, viene vanificata la clausola sociale e contrattuale concordata
tra Sindacato e Confindustria sui tavoli del contratto dei ferrovieri in un’ottica di inclusione.
In questo ambito, la pratica dei subaffidamenti da parte dei grandi consorzi nazionali, pur essendo
perfettamente legittima, aumenta le criticità legate alla sostenibilità economica dei lotti, in quanto
nella catena dei subappaltatori si riducono i profitti. Questo produce un ricorso inevitabile agli
ammortizzatori sociali e il decadimento della qualità del servizio, oltre alle violazioni contrattuali da
parte degli appaltatori, fino all’applicazione di contratti diversi da quello previsto, e i ritardi cronici
nei pagamenti degli stipendi.
La committenza FS, di proprietà interamente pubblica, non sta dimostrando alcuna responsabilità
sociale di fronte al 20% di esuberi dichiarati a livello nazionale su un totale di 10000 addetti circa.
La fine degli ammortizzatori sociali, prevista dal jobs act per il 24 settembre scorso (quando
scadevano i 36 mesi dei contratti di solidarietà), potrebbe trovare solo una parziale soluzione nella
proroga di 12 mesi contenuta nel decreto fiscale, che resta però solo un pannicello caldo in quanto
non costituisce una soluzione strutturale ma solo temporanea, mentre le Organizzazioni Sindacali a
tutti i livelli invocano da anni l’apertura di un tavolo di confronto con il Gruppo FS atto a
concordare soluzioni strutturali per fare uscire questo settore dalla crisi in cui versa da troppi anni.
Il sindacato e i lavoratori chiedono con forza l’accorpamento dei lotti, l’applicazione delle tabelle di
costo nelle valutazioni per gli affidamenti delle gare, la fine dei subaffidamenti senza criteri,
insieme ad una verifica dei volumi di attività per il miglioramento della qualità dei servizi ai
viaggiatori.
Il 26 ottobre dalle ore 00.00 alle ore 23.59 tutte le lavoratrici ed i lavoratori del comparto
incroceranno le braccia per chiedere maggiori garanzie e tutele nel settore.
Le Segreterie Regionali
FILT CGIL – FIT CISL – UILT – UGL TAF – SLM FAST CONFSAL