COLDIRETTI MARCHE AL FILENI DAY, INCONTRO CON MINISTRO CENTINAIO: IMPEGNI SU RICOSTRUZIONE E TURISMO
I vertici regionali di Coldiretti hanno incontrato il ministro Gianmarco Centinaio in occasione dell’inaugurazione delle nuove strutture della Fileni, realizzate a Cingoli in località Cerrete Collicelli. Una giornata importante visto lo sviluppo e le continue prospettive di crescita di quella che è la più grande azienda agroalimentare delle Marche, terzo player nazionale nelle carni avicole e primo per vendita di carni avicole biologiche. Giovanni Fileni, fondatore del gruppo e di recente stato insignito dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del titolo di Cavaliere del Lavoro, ha guidato il Ministro all’interno dei nuovi spazi. Fileni, nell’illustrare gli investimenti fatti, ha ripercorso la sua storia imprenditoriale sottolineando più volte quanto sia fondamentale il legale con il territorio. “Quando capacità imprenditoriali e distintività del territorio si uniscono, nascono le esperienze di eccellenza rappresentative del valore della nostra regione – sottolinea Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – La storia di Fileni ci ricorda quanto sia necessario investire nella innovazione dei processi produttivi con il rispetto di ambiente, lavoratori e sicurezza alimentare. In un luogo colpito duramente dal sisma, è grazie ad imprese come queste che le comunità hanno potuto continuare a vivere e costruire. Questo però non è sufficiente ed è urgente riportare l’attenzione perduta del Governo sulla ricostruzione di un territorio così strategico ed importante per il futuro di generazioni, borghi ed economie di tutto il Paese”. Al titolare del Mipaaft Coldiretti Marche ha ricordato le istanze del territorio colpito dal sisma che conta 15mila aziende colpite che con tenacia continuano la loro attività nonostante la burocrazia e una ricostruzione che si deve ancora avviare nonostante siano passati due anni dalle scosse. Occorre dunque ripartire al più presto perché ai danni diretti si sommano anche quelli indiretti: le Marche, ad esempio, secondo gli ultimi dati Istat, hanno perso l’8% di presenze turistiche (dati definitivi 2017 rispetto al 2016). Segno negativo anche per quanto riguarda le presenze di stranieri (-7.3%). In una regione che oltre al mare può attirare visitatori attraverso le sue eccellenze enogastronomiche, le bellezze culturali e paesaggistiche si sconta la penale di ben 247 agriturismi nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli che fanno fatica ad andare avanti.