Moie: “Le storie delle donne. Esperienze di vita” alla biblioteca La Fornace
Moie Quattro donne, quattro generazioni, quattro esperienze lavorative e di vita. Quattro storie in cui rispecchiarsi e leggere le tante declinazioni della condizione femminile.
L’Amministrazione comunale, tramite l’assessorato ai Servizi sociali, organizza, venerdì 8 marzo, alle ore 18, alla biblioteca La Fornace di Moie, l’iniziativa dal titolo “Le storie delle donne. Esperienze di vita”. Quattro donne, di generazioni diverse, impegnate in ambiti che vanno dalla politica al volontariato, dal commercio all’arte, racconteranno di sé, portando le proprie esperienze e il proprio vissuto, aprendosi così ad uno scambio e a un dialogo con il pubblico, per festeggiare in maniera diversa, stimolante e piacevole, il giorno della Festa della donna. A introdurre il pomeriggio alla biblioteca sarà l’assessore ai Servizi sociali Irene Bini.
“Quest’anno abbiamo deciso – spiega l’assessore Bini – di proporre un tavolo a più voci, una iniziativa dove fosse possibile ascoltare i racconti di vita delle donne del territorio che abbiamo invitato a partecipare. Dall’impegno sociale al lavoro, dalla politica all’arte, un viaggio nelle esperienze che di certo sarà da stimolo per tutti”.
Le protagoniste dell’incontro saranno Imelda Dottori, titolare del primo cinema inaugurato in Vallesina, l’Ariston di Moie, e di una storica attività di abbigliamento e tessuti, per l’esperienza nel mondo del lavoro, Francesca Ballarini, grafica e designer, che declinerà il suo essere donna nel mondo dell’arte, Mirella Mazzarini, ex sindaco di Montecarotto, per la politica, e la giovanissima Maria Virginia Barchiesi, studentessa, che parlerà della sua esperienza di giovane impegnata nel sociale.
A moderare l’incontro sarà la giornalista Beatrice Testadiferro.
Sempre per il mese dedicato alla donna, l’Assessorato ai Servizi sociali ha organizzato un altro evento sabato 23 marzo dal titolo “Conoscere il Disegno di legge Pillon”, in programma alle ore 18 sempre alla biblioteca La Fornace di Moie.
Daniele Guerro