COLDIRETTI MARCHE, BOSCHI NEL 50% DELLE AREE INTERNE E OPPORTUNITÀ DI LAVORO: ARRIVA IL CORSO PER OPERATORE FORESTALE
I boschi come tutela della natura, del paesaggio ma anche un’opportunità di lavoro. Ma occorre una formazione specifica per la cura del patrimonio verde e per questo Coldiretti sta lanciando, per la prima volta nelle Marche, corsi per conseguire l’attestato di operatore forestale che consente l’iscrizione in un apposito Albo con la conseguente possibilità di lavorare per le pubbliche amministrazioni. Quello dell’operatore forestale, insomma, è una figura professionale che potrà offrire un’opportunità di lavoro in più alle imprese del settore ma anche nuovi sbocchi lavorativi. Nella nostra regione, rivela Coldiretti Marche su dati della Camera di Commercio delle Marche, ci sono 276 imprese impegnate nella silvicoltura ma appena 10 sono iscritte all’Albo. Eppure i boschi sono un patrimonio che nelle Marche copre oltre 311mila ettari sui 937mila totali, cresciuto dell’1% in 10 anni tra il 2005 e il 2015, anno dell’ultimo Inventario nazionale del Corpo Forestale dello Stato. Il 34,5% del territorio è coperto da alberi. Percentuale che aumenta quasi al 50% se consideriamo le aree interne. Il che rappresenta una fonte importante per l’economia del territorio: oltre alla silvicoltura, nelle Marche sono presenti oltre 1800 ettari di castagneti (da castagne o da legna), 58mila persone che hanno licenza per raccogliere funghi e con 12mila permessi per la raccolta di tartufi siamo la prima realtà regionale in Italia. “La crescita e lo sviluppo sostenibile della nostra regione passa anche dalla corretta gestione delle aree boschive. Queste rappresentano un patrimonio ambientale di biodiversità e mantenimento del territorio che, se coscientemente gestite, posso contribuire ad aumentare la distintività delle Marche, l’occupazione e le opportunità economiche in un’ottica di filiera responsabile” commenta Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche. E siamo anche la prima regione del Centro Italia che, dallo scorso anno, ha un bosco “doc” dopo la certificazione della gestione forestale conseguita dal bosco di Umito ad Acquasanta Terme (Ascoli), 400 ettari di proprietà della Comunanza Agraria di Montacuto: produzione di legname certificato, legna per i forni delle pizzerie, oltre alle produzioni agroalimentari tipiche dei boschi come funghi e tartufi. Con la massima attenzione per la gestione sostenibile del territorio, sostenendo lo sviluppo delle proprietà collettive largamente diffuse su tutte le aree forestali della regione con particolare concentrazione sulle aree di cratere.