TheMicam. Silenzi: “Forte assenza dei buyer stranieri. Dalle imprese qualità e tanta ricerca”
Anche l’edizione di settembre del Micam di Milano sta per andare in archivio: l’impressione a poche ore dalla
chiusura della fiera è di una forte assenza dei clienti stranieri nei corridoi dei padiglioni espositivi. “In tanti
hanno notato un flusso meno significativo di presenze, in particolare dall’estero – dichiara il Presidente della
CNA Territoriale di Fermo Paolo Silenzi – tuttavia il distretto si è presentato ancora una volta al meglio.
Numerose le imprese che hanno giustamente puntato su qualità, ricerca e sostenibilità, fronti su cui CNA è
impegnata per sostenere le aziende e fornire gli strumenti utili ad affrontare le dinamiche di un mercato in
costante mutamento”.
Negli stand si è inevitabilmente parlato di Area di Crisi Complessa: “Un’opportunità che sarà colta al meglio
se ci saranno i progetti, che attireranno risorse. Significa – spiega Silenzi – che per riqualificare il distretto
bisogna aiutare le imprese a creare progetti concreti e attualizzabili. Ecco perché le chiavi per affrontare sia la
congiuntura che la call per noi restano internazionalizzazione e innovazione, vale a dire il sapersi migliorare
non solo da un punto di vista del prodotto ma anche della comunicazione, investendo nella digitalizzazione
delle aziende”.
Sul progetto della Shoes Valley, che mira a coinvolgere circa 1.800 aziende, presentato martedì proprio in
fiera, interviene Giammarco Ferranti, responsabile CNA Federmoda di Fermo e Macerata: “Sì alla Shoes
Valley purché oltre alla promozione del brand, il progetto venga sviluppato nell’ottica di fornire servizi alle
imprese e occasioni di formazione per contribuire alla crescita culturale del tessuto produttivo. La partita
dell’Area di Crisi, che spinge il territorio a lavorare in rete al di là di aspetti come dimensioni o fatturato, può
rappresentare uno strumento economico utile anche per la Shoes Valley”.
CNA ribadisce la necessità di una struttura che metta a fattor comune le best practices presenti sul territorio,
collegandole direttamente al mondo del lavoro e soprattutto dell’occupazione: “Potenziare servizi e consulenze
su innovazione, digitalizzazione, internazionalizzazione, progettazione e formazione professionale è
fondamentale – aggiunge Ferranti – agendo sinergicamente e con una veduta territoriale, abbracciando tutti i
settori, compreso quello del turismo, per far conoscere ad una platea il più ampia possibile il nostro know-how
artigianale, le eccellenze e le bellezze che custodiamo”.
Fermo, 18 settembre 2019 L’Ufficio Stampa