IN FUGA DAL TERRORISMO ALLA FATTORIA NELLE MARCHE
Un libro per far incontrare il mondo della scuola con l’agricoltura. E insegnare valori come integrazione, amicizia, rispetto. Una raccolta di storie dedicate ai più piccoli, scritte da Jeffery Osoiwanlan, profugo in fuga dai terroristi di Boko Haram che insanguinano la Nigeria e che nelle Marche ha conosciuto una seconda vita. Jeffery, in Italia con in tasca una laurea in Scienze Politiche e un master in Marketing e Management, insieme alla famiglia Gasparini di Montecarotto gestisce la Fattoria di Campagna, una fattoria didattica che è una vera e propria Arca di Noè, popolata da animali di razze e specie a rischio di estinzione provenienti da tutto il mondo. Jeffery coinvolge i visitatori della fattoria in laboratori pensati per ogni fascia di età, insegnando il rispetto, l’amore e la cura di ogni animale, illustrandone caratteristiche ed origine. Da qui nasce il libro. Le storie hanno come protagonisti proprio gli animali che popolano la fattoria: pur essendo di razze differenti e provenendo da diversi luoghi del mondo, attraverso le loro avventure si fanno portatori di valori come l’amicizia, il rispetto, la gratitudine e ci insegnano che la convivenza e l’integrazione è possibile.
Il libro, dal titolo, JEFFERY IN FATTORIA sarà presentato in un incontro aperto al pubblico che si terrà
giovedì 17 ottobreore 18c/o Libreria Fogola(corso Mazzini, 170 – Ancona)
Il libro integra la proposta delle attività di fattoria didattica che hanno una grande valenza per gli ospiti della fattoria, sia piccoli che adulti, che vengono da tutte le Marche e non solo. L’avvio della start up di Jeffery, che ha permesso di recuperato un casolare dove un tempo si allevavano cani da tana, è un esempio di integrazione sociale di fiducia, buona volontà e di traiettoria di futuro per i giovani, temi che vedono da sempre impegnata Coldiretti nel progetto Educazione alla Campagna Amica per far incontrare il mondo della scuola e l’agricoltura, sensibilizzando i giovani ai valori della biodiversità, della sana alimentazione, della tutela ambientale, dello sviluppo sostenibile e del territorio come luogo di identità di appartenenza, ma anche di integrazione.