FILT CGIL SU DEMOLIZIONE SILOS
Il porto cambia ma l’attuazione del Piano per il Lavoro, sottoscritto con organizzazioni sindacali,
associazioni datoriali e ASDP (Autorità di sistema portuale), che doveva servire per ricollocare i
13 lavoratori dei Silos tra Silos Sai e Silos Granai di Sicilia, non sta funzionando perché di questi
alcuni si sono ricollocati, in qualche maniera da soli, per gli altri 6 attualmente esiste solo la
disoccupazione, che sta diventando sempre più residuale. Il tutto mentre grandi aspettative si erano
costruite per i disoccupati che la demolizione dei Silos ha creato e cioè dalla formazione regionale
per riqualificarli alla ricollocazione presso gli operatori del porto, garantita in diversi incontri anche
dal Comune di Ancona e dagli operatori economici.
Ora la Filt Cgil Marche confida nell’ incontro del 19 dicembre dove si ridiscuterà di protocollo sul
Piano per il Lavoro per dare finalmente una soluzione definitiva a questa vicenda. La Filt Cgil
chiederà una risposta immediata agli imprenditori che beneficeranno dei nuovi spazi e cioè
chiederà a questi ultimi di farsi carico sin da subito di questa manodopera che, da oltre 15 mesi, non
lavora.
La demolizione dei silos libererà una banchina complessiva di circa 350 metri con un retro banchina
di 33 mila metri quadrati, che insieme all’area ex Bunge sulla quale si procede per l’acquisizione di
ben 49 mila metri quadrati, creerà uno spazio complessivo di 82mila metri quadrati. Una grande
opportunità per lo sviluppo delle attività portuali e per la creazione di nuova occupazione. E gli
operatori del Porto interessati possono sin da subito utilizzare i lavoratori ex Silos.
La demolizione dei Silos di Ancona è una sfida per la modernizzazione del porto e guarda
all’evoluzione economica e al mercato che sta crescendo in maniera diversa nello scalo dorico.
Pertanto, questo non può prescindere dall’impatto occupazionale e dalla necessità di ricollocazione
dei lavoratori e di riqualificazione di tutti gli operatori. La Filt Cgil chiede il rispetto dei patti e del
protocollo sottoscritto nel 2017.
Giovedì 19 si svolgerà un’ulteriore riunione del tavolo sul “Protocollo per la tutela del lavoro nel
porto di Ancona” e, per l’occasione, la Filt chiede risposte concrete e certe per questi lavoratori.