Il PD e il progetto che non c’è
L’algoritmo del PD indica brutto tempo per la salute della Giunta Regionale. Sembra
proprio che sia alquanto precaria, così come quella della Sanità marchigiana.
Hanno un bel da fare Zingaretti ed Orlando a invocare il soccorso giallo dei grillini e
di tutti gli altri cespugli, rami e frasche del variegato mondo della sinistra perché si
uniscano. In un progetto di governo! Macché! L’unico progetto della sinistra è
battere le destre. E’ una ossessione, povere anime, questa destra che non sarà
radical chic ma che piace alla gente, quella di tutti i giorni e che ne hanno avuto a
sufficienza dei disastri combinati da una sinistra sempre più arroccata al potere e
lontana anni luce dalla gente.
E i cinque anni di Ceriscioli, l’uomo che venne in treno da Pesaro e non volle essere
appellato governatore ma più modestamente presidente, l’uomo che per prima cosa
volle conoscere i conti della regione, sono stati la classica goccia che ha fatto
traboccare il vaso.
I cahier de dolèances sono pieni di critiche e lamentele ma la cosa più bizzarra è che
il Presidente ha finito per dividere il suo stesso partito.
Un PD litigioso, diviso in gruppi, gruppuscoli, fazioni. Una somma di potentati tenuti
insieme dal collante del potere.
Ora, finalmente, anche i marchigiani avranno l’occasione per chiudere questa brutta
pagina di storia e con lo strumento democratico per eccellenza: il voto, indicando
così una scelta nuova che affronti con serietà e determinazione le sfide che ci
attendono.
Una scelta che non si affidi alle formule matematiche ma al buon senso, una scelta
che non si affidi a formule politiche contro, ma a formule politiche per.
Gli elettori marchigiani ora avranno finalmente la possibilità di indicare la strada del
buon governo, quello vicino alla gente per risolvere i problemi della gente.
Forza Marche! Apprestiamoci a ripartire!
Ancona, 14 febbraio 2020
Il Vice Presidente dell’Assemblea
Legislativa delle Marche
Piero Celani