SCUOLE CHIUSE MA LA RICHIESTA DI BABY SITTER CALA
Milano, 16 marzo 2020 – Con il decreto del 5 marzo scorso, che ha sancito la
chiusura delle scuole in tutta Italia, i genitori italiani si sono trovati a dover gestire i
bambini a casa in maniera improvvisa e inaspettata.
Sul sito di Sitly , piattaforma specializzata nella ricerca di baby sitter, la reazione è
stata pressoché immediata. Si è rilevato fin dal 6 marzo un aumento dei genitori
a livello nazionale (+20% nella prima settimana di marzo settimana rispetto la
settimana precedente) e un aumento delle baby sitter (+50%) che probabilmente
hanno visto in questa professione un’opportunità di lavoro nuova.
A Bologna l’aumento di interesse si è iniziato ad recepire ancora prima, dal 27
febbraio, con la disposizione regionale per la chiusura delle scuole. Tra il 1 e il 5
marzo hanno usato Sitly ben 400 baby sitter e 70 famiglie circa.
Dopo che il decreto del 11 marzo ha definito la chiusura di ‘tutto’ il Paese, la
corsa alla ricerca delle baby sitter è naturalmente rallentata: con uffici e negozi
chiusi i genitori si sono trovati a restare loro stessi a casa. Sebbene per i genitori non
sia facile portare avanti il lavoro in smart working alla presenza dei figli, le indicazioni
da parte del Governo di ridurre al minimo i contatti con persone esterne al nucleo
famigliare sono state chiare.
Jules Van Bruggen, fondatore di Sitly : “Siamo molto dispiaciuti di quanto stia
accadendo in Italia. Il nostro pensiero, oltre che alle famiglie e ai loro bambini, va
anche alle baby sitter. Con queste ultime disposizioni molte di loro si troveranno,
almeno per un periodo, a non poter esercitare l’attività. Speriamo che il governo non
si dimentichi di questa categoria di lavoratori”.
Laura Sciolla – laura.sciolla@sitly.com