Lettera a Ceriscioli
SEGRETERIE PROVINCIALI/REGIONALI ANCONA/MARCHE
Ancona, 17 marzo 2020
Presidente Regione Marche
Ill.mo Prefetto
Confcommerio
Confesercenti
Federdistribuzione
ANCD Conad
A tutte le aziende del commercio
OGGETTO: contenimento fenomeno epidemiologico da COVID-19 nel settore del
commercio.
Con la presente, le scriventi OO.SS. sono a rappresentare la difficile situazione che si sta
vivendo nel settore del commercio e che rischia di generare nei luoghi della distribuzione
alimentare nuovi focolai di contagio da “Coronavirus”.
I negozi di distribuzione alimentare, anche laddove si rispettino scrupolosamente le misure
di prevenzione raccomandate dalle istituzioni sanitarie come anche dal recente Protocollo tra
Governo e parti sociali, sono i luoghi dove la generalità della popolazione si reca per
l’indispensabile approvvigionamento alimentare, comportando pertanto un’affluenza alta e
costante durante tutto l’arco della giornata e della settimana. Siamo però di fronte ad una
frequentazione dei supermercati non solo per l’approvvigionamento alimentare, ma anche come
giustificazione allo spostamento al di fuori delle mura domestiche. E’ frequente, difatti, il
verificarsi di clienti che si recano nei punti vendita per più volte al giorno per acquistare solo pochi
prodotti anche non strettamente necessari e di natura non alimentare. Questa situazione, per
quanto comprensibile dal punto di vista “umano”, comporta dei rischi non accettabili per le
lavoratrici e i lavoratori dei supermercati perché aumenta la possibilità del verificarsi di contagi in
luoghi di lavoro che non possono chiudere come altri perché divenuti indispensabili per la
cittadinanza.
Per le ragioni sopra descritte, ai fini del contenimento dell’evento epidemiologico, le scriventi
OO.SS. sono a chiedere la chiusura domenicale e la riduzione del nastro orario di apertura
giornaliera di tutti gli esercizi commerciali di distribuzione alimentare fino alle ore 18.00, nonché
l’utilizzo esclusivo di turni unici di lavoro contenendo così gli spostamenti indotti
dall’organizzazione del lavoro su turni spezzati.
In aggiunta a quanto sopra si rinnova, anche alla luce del recente Protocollo sopra richiamato del
14 marzo, la richiesta di adozione in tutti i luoghi di lavoro di mascherine protettive, di gel
igienizzanti per le mani, di sanificazioni periodiche, di installazioni di pannelli in plexiglass nelle
postazioni di cassa e negli altri reparti serviti dove si intrattengono inevitabilmente rapporti
diretti con la clientela. Ad oggi, la mancata adozione di misure di sicurezza è un fenomeno
purtroppo diffuso che comporta interventi delle autorità competenti, anche dietro nostre
segnalazioni, solo quando queste mancanze si stanno già verificando. C’è, invece, l’esigenza di una
omogeneità di comportamento di tutti gli esercizi commerciali, per una prevenzione del contagio
ovunque efficace a tutela di tutta la comunità.