CNA Terr.le Fermo: aumento delle pensioni basse a 1.000 euro e nuova sanità post Covid
“La pandemia ha generato situazioni di gravissimo disagio, soprattutto ai cittadini over 65. E’ di
qualche giorno fa l’annuncio del governo regionale di uno stanziamento di oltre 200 milioni di euro
per misure straordinarie rivolte a settori economici, lavoro e welfare. Chiediamo alla Regione
Marche di intervenire, nell’ambito dei provvedimenti annunciati, per aumentare a 1.000 euro al mese
l’assegno delle pensioni più basse”. A parlare è il Presidente dei Pensionati della CNA Territoriale
di Fermo, Luigi Silenzi, che prosegue: “Pensiamo a quegli anziani con pensioni minime, che si sono
trovati in quarantena, magari senza contatti familiari, con la possibilità di rivolgersi solo alla rete
del volontariato e dei servizi sociali: persone che stanno vivendo serissime difficoltà”.
La proposta, discussa anche in ambito pensionati CNA Marche, sarà presto sottoposta all’attenzione
della Regione: “Abbiamo condiviso con il nostro presidente Ilario Persiani la volontà di richiedere
un intervento regionale in questo senso – spiega Luigi Silenzi – i pensionati della Campania hanno
già ottenuto la conferma del provvedimento e la CNA sta lavorando su questa linea anche in Veneto”.
Al confronto con il governo regionale, Silenzi aggiunge quello imbastito con la direzione dell’Area
Vasta 4: la CNA Pensionati di Fermo, infatti, torna a battere su un argomento cruciale come il
potenziamento del ruolo dei medici di base. “Nei prossimi giorni incontreremo il Direttore Licio
Livini, che ringraziamo per aver subito risposto alla nostra richiesta di fare un punto della
situazione”, riferisce il Direttore Generale CNA Alessandro Migliore: “La vicenda della pandemia
ci ha insegnato che la sanità pubblica resta la risorsa centrale e primaria per la comunità, ancor di
più per gli anziani”.
“Ad emergere in questi mesi, in modo drammatico – sostiene Luigi Silenzi – sono state le lacune
della cosiddetta medicina di base o di prossimità, vista l’impossibilità del medico di base, per
mancanza di supporti, di conoscenze e di collegamenti, di svolgere al meglio il proprio lavoro.
Eppure, sin da gennaio, gli stessi medici avevano osservato evidenze epidemiologiche nuove, quale il
diffondersi di polmoniti, che se correttamente messe in rete ed analizzate avrebbero aiutato il sistema
ad una pronta diagnosi”. In mancanza di ciò, dice il Presidente dei Pensionati di Fermo, la
domanda di cura per i casi gravi si è interamente riversata sugli ospedali, con gravissimi problemi di
gestione.
“La legge di Bilancio 2020 aveva già individuato, con preciso stanziamento, il potenziamento della
medicina di base che, con gli ultimi provvedimenti in discussione, assumerà una funzione sempre più
centrale. A Livini – dice Silenzi – chiederemo quali misure saranno adottate per una sanità post
Covid, quale organizzazione sarà messa in campo in favore di una medicina territoriale con i relativi
servizi di supporto. Siamo convinti che la progettazione possa essere realizzata in sinergia con
organizzazioni come la CNA, che possono rappresentare, con spirito civico e competenza, le istanze
dei cittadini, in particolare degli anziani, al fine di scongiurare isolamento sociale e distanza tra
cittadini ed amministratori”.
Associazione Territoriale di Fermo
www.cnafermo.it – fermo@cnafermo.it
Fermo, 21 maggio 2020 L’Ufficio Stampa