Diverso Parere

I sondaggi e i giochi manipolativi

Mentre i sondaggi politici a livello nazionale registrano un brusco calo di Fratelli d’Italia e Pd, torna invece a
crescere, seppur leggermente la lega di Matteo Salvini, dopo diverse settimane di discesa. A livello locale nelle
Marche si registra più o meno la stessa tendenza. Ogni sondaggio a distanze di giorni e su piattaforme diverse, mette
in risalto qualcosa sulla base di precisi algoritmi e numeri. Siamo in campagna elettorale e i sondaggi sono tornati a
riempire le pagine dei giornali. Stare in testa nei sondaggi non prevede nessuna vittoria, semmai prova a produrla.
Eppure sono almeno quindici anni che i sondaggi non ci prendono, o sopravvalutano o sottostimano. I sondaggi
facendo leva su opinioni e discussioni, fanno finta di credere che siano davvero rappresentativi della realtà. Alla fine
è abbastanza chiaro come il sondaggio sia innanzitutto uno strumento di manipolazione e di propaganda, uno di
quelli tra i più potenti. Nel gioco della politica “2.0” le opinioni lasciano il fiato corto e le scelte precedenti lasciano
poche tracce: ogni volta è 0-0, palla al centro e si riparte. C’è ben poco da prevedere e molto da condizionare.

Paola Pieroni