Videx Heroes: il sesto appuntamento
Fosco Cicola e Andrea Bartoletti, insieme al Prof. Michele Del Bello, ospiti della puntata
Prosegue la cavalcata della rubrica Amarcord targata M&G Scuola Pallavolo e lo fa ancora una
volta con dei protagonisti di primo livello. Fosco Cicola e Andrea Bartoletti, entrambi schiacciatori
in maglia Videx rispettivamente nei bienni 2000-2002 e 2002-2004, hanno raccontato la loro
esperienza a Grottazzolina, supportati dal prof. Michele Del Bello del Centro Fisioterapico Rialab
di Montegiorgio, partner ventennale della società nell’ambito della preparazione fisica degli atleti.
A seguire i passaggi principali della puntata.
“Già a partire dal ’98 avevo avuto occasione di entrare nel mondo Videx – ha dichiarato il prof.
Del Bello – ma nel 2000, dopo quella sfortunata finale playoff per la A1, è partita ufficialmente
questa collaborazione che col tempo si è consolidata e rafforzata sempre di più. Per questo sento il
dovere di ringraziare tutte le persone che hanno rappresentato la società in questi anni e che mi
hanno permesso di affermarmi in questo settore, a cominciare da Carlo Valeriani fino ad arrivare
ai dirigenti attuali”.
Un’ascesa costante al fianco della società, che ha marchiato in maniera significativa anche la
carriera di Fosco Cicola: “Sono stati anni indimenticabili insieme a persone straordinarie che
hanno saputo dare tanto alla pallavolo ed accogliere giocatori di tutti i livelli, anche con la
collaborazione di uno staff medico di assoluto valore. Intorno a loro una comunità di tremila anime
alle quali era estremamente facile affezionarsi, proprio come lo era per loro nei confronti di noi
atleti. Di recente ho avuto l’occasione di incontrare persone che a distanza di vent’anni si
ricordano ancora di me quasi come fosse ieri. E’ stato davvero un onore poter far parte di questa
realtà.”
A fargli eco ci ha pensato un altro protagonista della serata, Andrea Bartoletti: “A Grottazzolina
ho vissuto due stagioni uniche, nel bene ma anche nel male visto il grave infortunio che ho avuto
proprio in quel periodo. Dal punto di vista morale però è stato qualcosa di eccezionale. L’unicità
di questa piazza stava nel calore che avvertivi intorno a te e che ci faceva sentire in dovere di dare
sempre qualcosa in più – ha aggiunto Bartoletti – e questa è una cosa che non si riesce a trovare
ovunque. L’entusiasmo che ci trascinava dopo ogni vittoria era davvero contagioso e spettacolare,
per non parlare poi dei derby. Certe sfide nelle Marche hanno sempre avuto un sapore particolare,
all’epoca si trattava anche di confronti di alta classifica perciò valevano sicuramente doppio”.
Per entrambi la pallavolo di Grottazzolina si identifica in un nome, Carlo Valeriani: “E’ il simbolo
di Grotta, anima e motore della società, sempre in prima linea – ha dichiarato Cicola – Non ci ha
mai fatto mancare niente. Persone con la sua serietà, competenza e professionalità non si
incontrano tutti i giorni”.
Un sostegno prezioso anche nei momenti più complicati: “E’ stata la prima persona che ho visto
nel post-intervento a seguito dell’infortunio – ha commentato Bartoletti – In quel periodo il prof.
Del Bello mi ha letteralmente ospitato a casa sua e Carlo veniva a trovarmi ogni giorno. Non ero
trattato come un semplice atleta ma come uno di famiglia. Anche per questo motivo spero che possa
realizzarsi prima o poi il suo sogno più grande, giocare in Superlega. Magari non arriverà così
presto ma i presupposti senza dubbio ci sono. Qualità, professionalità, passione e impegno, tutte
doti che hanno caratterizzato questi 50 anni di volley a Grottazzolina. Spero di poter festeggiare
insieme a lui quel giorno.”
L’esempio di una cultura e di un modo di fare sport che hanno lasciato il segno: “Quegli anni sono
la testimonianza di uno sport che era davvero maestro di vita – ha aggiunto Fosco – e che della vita
ci ha insegnato una delle cose più importanti, ovvero saper soffrire e tenere duro nei momenti più
difficili. Tutti gli aspetti positivi che abbiamo sviscerato poco fa non sono buttati lì a caso ma sono
la prova di una realtà nella quale siamo stati fortunati a crescere. Il mio augurio è che Grotta
possa festeggiare altrettanti anni come questi perché se lo merita. Fare pallavolo non è facile e
farlo in un paese così piccolo è un valore aggiunto, un grosso merito che va a tutta
l’organizzazione, da Carlo Valeriani, passando per Rossano Romiti, a tutti quelli che lavorano in
questa società”.