Sisma Marche:26mila sfollati e 204 lasceranno gli hotel ospitanti a fine mese
Da un terremoto ad un altro. Ci sono le scosse politiche giornaliere nazionali e locali,
tra proposte e controproposte in tema di emergenze sanitarie, economiche e sociali, poi
c’è l’emergenza “vera” del sisma che ha colpito nel 2016 la nostra regione portando 26
mila sfollati. Una delle priorità che gli stessi candidati governatori portano avanti nei
loro programmi elettorali, ad iniziare da Maurizio Mangialardi. Come è noto la
Regione ha più volte proposto al Governo, per accelerare i tempi, una ricostruzione
diversa. E continuerà ad essere il Consiglio dei Ministri a decidere sul prolungamento
dello stato d’emergenza. Uno stato d’emergenza in cui le condizioni oggettive ci sono
tutte. Il presidente della regione Luca Ceriscioli, nel ringraziare il dirigente Piccini per
l’enorme lavoro svolto in questi anni, traccia un resoconto e un’analisi delle spese ad
oggi sostenute. Spese che ammontano a 1 miliardo e 50 milioni di euro, di cui 372
milioni per la gestione Cas (contributo di autonoma sistemazione) e 247 milioni per la
gestione Sae (spese per le soluzioni abitative d’emergenza). Dopo l’evacuazione dei
49mila edifici, di cui 47mila inutilizzati, per gravi danni riportati, la regione Marche,
infatti, in sinergia con la Protezione Civile, avevano proposto soluzioni abitative
d’emergenza (Sae) per 4118 persone, collocate tra container e sistemazioni familiari,
533 collocati in immobili acquistai, del patrimonio così detto invenduto, a circa 21mila
persone sono andati i contributi di autonoma sistemazione. La situazione per ora resta
sospesa per le 204 famiglie, che ospiti in hotel, dovranno lasciare le strutture il
prossimo 30 giugno, in attesa di soluzioni alternative.
Paola Pieroni