TIM: CARPITI OLTRE 1 MILIONI DI DATI AI CLIENTI, VENTI ARRESTI E DENUNCIA DEL GRUPPO
È la prima indagine in cui viene applicata la fattispecie introdotta nel nostro ordinamento nel 2018, l’articolo 167 bis del testo unico della
Privacy sul trattamento illecito dei dati e che colpisce chi diffonde archivi personali procurando un danno. Le banche dati sono diventate
terreno molto appetibile per mettere in atto attività illecite. L’indagine partita lo scorso mese, ha messo in evidenza, “scenari inquietanti”
e che ha confermato come i dati personali di migliaia di clienti sono diventati merce preziosa. A seguito dei provvedimenti decisi dalla
Magistratura, Tim ha subito provveduto con misure disciplinari nei confronti del personale coinvolto e Tim si costituirà parte lesa.
L’indagine era partita da una denuncia della Tim. Coinvolti anche molti intermediari che si occupavano di gestire il commercio illecito delle
informazioni estratte dalle banche dati e titolari di call center telefonici che sfruttavano i dati arrivati per contattare i potenziali clienti,
accaparrandosi così le commissioni per ogni portabilità del numero, che arrivavano anche fino a 400 euro per ogni contratto stipulato. I
fatti oggetto dell’indagine rappresento insieme ai mega dati, le battaglie del xxi secolo. Cambiano i meccanismi ma non certo i problemi.
Paola Pieroni