Anche un fedele laico potrà celebrare battesimi, nozze e funerali, ma senza omelia in via eccezionale
Di Paola Pieroni-
Una misura concessa in via straordinaria. Lo ha diffuso ieri un documento della Congregazione del Clero. “In carenza di sacerdoti, si potrà scegliere in via straordinaria ad
assistere ad un matrimonio, un diacono, persone consacrate e anche fedeli laici”. Nello specifico “i laici, potranno presenziare, ma non potranno in alcun caso tenere
l’omelia durante la celebrazione dell’Eucaristia”. E dove mancano sacerdoti e diaconi, il Vescovo diocesano potrà, previo voto favorevole della Conferenza Episcopale e
ottenuta la licenza della Santa Sede, delegare dei laici per assistere alla celebrazione di battesimi, matrimoni e funerali. Anche la Chiesa si adatta ai tempi che corrono di
carenza di sacerdoti. Gli stessi potranno presiedere la Liturgia della Parola, là dove non si potrà celebrare la messa, per mancanza di sacerdoti. Scompare anche il “tariffario”
delle messe e ai fedeli si chiederanno solo donazioni libere, un nodo da tempo sollevato. Il Vaticano invece frena sulla possibilità che laici diventino parroci in senso stretto.
Nel caso non ci sia un sacerdote a tempo pieno, il Vaticano ha per ora previsto che a sovraintendere alla vita della parrocchia ci sia comunque un presbitero con il compito di
coordinare su delega del Vescovo. Previsti poi anche parroci a tempo determinati. Nell’ampio documento ci sono poi anche le norme che riguardano la soppressione e la
fusione di parrocchie, nonchè il funzionamento degli organismi interni come i consigli pastorali o quelli per gli affari economici. Tutto all’interno dell’ottica di allinearsi ai
principi di Papa Francesco di “chiesa in uscita” e anche dopo l’esperienza del lockdown, non più comprimibile in una logica solo territoriale.