Politica

Discoteche Chiuse, porti aperti, Acquaroli: “L’unica cosa da chiudere il prima possibile è questo impresentabile governo”

Di Paola Pieroni-
Anche il candidato del centro destra per la regione Marche, il deputato Francesco Acquaroli di Fratelli d’Italia, scende in campo per dire la sua,

sul dpcm che prevede la chiusura delle discoteche e dei luoghi da ballo, almeno fino al 7 Settembre, insieme all’uso delle mascherine imposto
dalle 18 alle 6 di mattina. Ritornano i paradossi del Governo con discoteche chiuse e porti aperti. “Porti aperti, sbarchi consentiti a migliaia di
potenziali contagiati, assembramenti nelle piazze di gente che non rispetta alcuna norma e questi chiudono i luoghi di ritrovo per i giovani, nei
quali sono state applicate regole rigidissime dai gestori. Vogliamo mettere in ginocchio il turismo e continuare a devastare interi settori
economici. L’unica cosa da “chiudere” il prima possibile è questo impresentabile governo”. Nella sua Riscotruiamo Le Marche Acquaroli
vuole”restituire alla regione istituzioni, dove tutti possano riconoscersi e credere al di là delle rispettive appartenenze politiche, per realizzare
una visone che renda protagoniste le Marche, i giovani, le famiglie, i territori e ogni singola impresa”. Nella giornata di domenica a Pesaro, dopo
lo stop di ferragosto è continuata la sua campagna elettorale dove tante persone sono accorse, in modo inaspettato, come sottolinea il candidato.
Acquaroli, resta il candidato favorito che potrebbe cambiare il volto della regione, con una svolta storica tutta a destra. Secondo l’ultimo
sondaggio al 31 luglio di Dire & Tecnè, il centro destra è stimato tra il 43,5 e il 47,5 %, rispetto a Mangialardi del centro sinistra che si
attesterebbe tra un 36 e un 40%. A seguire Mercorelli del Movimento 5 Stelle, che di fare alleanza col Pd non ci pensa proprio, stimato tra un 12,5
e un 16,5 %. Nelle Marche Fratelli D’Italia si sta adoperando per estendere il provvedimento delle decontribuzione al 30%, rivolto alle sole
regioni del sud. Ci sono ancora 60 giorni prima che il decreto agosto si trasformi in legge e il partito, con Acquaroli e il commissario regionale
Emanuele Prisco chiederanno di estendere gli sgravi contributivi, previsti nel decreto, anche alle regioni colpite dal sisma, come Marche e Lazio.