Cavalcata dell’Assunta: con La Notte della Luce ritrovato il significato profondo della rievocazione fermana
Una serata vissuta senza clamore, in un’intima atmosfera di devozione, portando la luce nel
cuore della città e in quello della comunità fermana dopo le tenebre della pandemia. La
Cavalcata dell’Assunta, senza corsa al Palio, giochi storici, sfide tra contrade e momenti di
convivialità, lo scorso 14 agosto ha ritrovato la sua dimensione religiosa più profonda,
culminata nella benedizione dell’Arcivescovo sul sagrato della chiesa Cattedrale.
“Questa edizione, unica e straordinaria, ci ha permesso di tornare alle origini della rievocazione
storica, per vivere il significato più vero e profondo della sua matrice religiosa attraverso la
processione devozionale”: non hanno dubbi i Vice Presidenti Andrea Monteriù e Orlando
Ramini, la manifestazione è riuscita ed è stata apprezzata. I Vice Presidenti tengono a fare dei
ringraziamenti importanti: “Il regista, l’Arcivescovo Pennacchio, Don Michele Rogante, Don
Pietro Orazi e Don Osvaldo Riccobelli; la Confraternita della Madonna del Pianto; la Cernita,
l’ufficio di Presidenza e la segreteria, i priori, le contrade, i figuranti e tutti coloro che hanno
lavorato dietro le quinte; al gruppo storico, le cerimoniere della Cernita e di contrada; i
contradaioli che hanno dato la disponibilità per il servizio d’ordine; i proprietari dei palazzi
storici; l’Amministrazione, in particolare il Sindaco Calcinaro e l’Assessore Torresi, i dipendenti e
i collaboratori comunali; la Prefettura e le forze dell’ordine”.
“Stiamo valutando la possibilità di integrare l’evento devozionale dedicato alla Madonna del
Pianto nella tradizione del corteo in notturna”, annuncia il regista Adolfo Leoni che sottolinea
i dettagli che hanno fatto la differenza: “Il coinvolgimento dei componenti della Confraternita,
anche loro in abiti d’epoca, i palazzi storici del centro e Villa Vinci illuminati, un colpo d’occhio
notevole, i figuranti ad animare scalinate, slarghi e piazze. Ricordo con piacere le parole di
Rocco Pennacchio, che ha evidenziato come non sia stata una Cavalcata mutilata, ma un ritorno
alle origini, e quelle del Prefetto Filippi, che ha apprezzato il lavoro delle contrade nel ricucire il
senso di comunità”.
Il Sindaco e Presidente della Cavalcata Paolo Calcinaro dice: “Avremmo tutti sperato in
un’altra Cavalcata. Ringrazio per il senso di grande responsabilità la Cernita e le Contrade per
questa edizione e per l’attenzione nel rispetto delle disposizioni sull’emergenza Covid”.
L’Assessore con delega alla Cavalcata dell’Assunta Mauro Torresi ringrazia il regista
Leoni e le Contrade per il lavoro svolto e l’impegno profuso, sottolineando come “questa Notte
della Luce abbia rappresentato la testimonianza diretta del senso religioso della rievocazione,
della devozione dei fermani per l’Assunta, con la consegna del cero alla Madonna del Pianto che
è segno di tradizione, ringraziamento e speranza che da sempre si perpetua in città”.