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Regionali, Acquaroli presenta il programma della sua #RicostruiAmo le Marche con una visione strategica e progettuale, vicina alle esigenze dei cittadini

Di Paola Pieroni
Un programma quello del candidato del centro destra Francesco Acquaroli, concentrato in dieci impegni strategici e altrettante
priorità operative per ricostruire le Marche, con “una nuova visione strategica e progettuale orientata alla crescita, al benessere
di medio-lungo periodo e alla restituzione di una visione comune”.Al centro dell’attenzione per Acqauroli ci sono tutti i
marchigiani: “È necessario ricostruire la Comunità marchigiana, non solo sul piano fisico, ma anche su quello immateriale,
attraverso una nuova visione progettuale, nuove energie e competenze, una nuova classe dirigente capace di dare nuova fiducia e
speranza nel futuro”.E ci spiega perché una regione come le Marche, da sempre modello di sviluppo veneto, sta diventando la
prima regione del sud Italia: “Tale processo di declino delle Marche non è frutto del caso: è stato causato dal fallimento della
sinistra certificato dalla scelta di cambiare il Presidente uscente, impresentabile per gli errori di governo compiuti con la sua
maggioranza e classe dirigente. Il nuovo candidato della sinistra, per il suo ruolo istituzionale, è stato corresponsabile di tali
fallimenti. I fallimenti di governo della sinistra sono avvenuti in aree e settori strategici per lo sviluppo della Comunità
marchigiana solo per fare alcuni esempi, incapacità di governare attraverso una progettualità di lungo periodo; depauperamento
dei servizi socio-sanitari; isolamento infrastrutturale e abbandono delle aree interne; fallimento della ricostruzione; abbandono
di imprese e lavoratori, lasciati soli di fronte alla crisi economica, anche nella fase della pandemia in cui la Regione si è mossa in
modo tardivo e inefficace sul piano concreto”, spiega Acquaroli nel suo programma di governo 2020-2025. “Il nostro
programma non è una lista della spesa”- ha sottolineato Acquaroli: spazia dall’economia, alla sanità, dal turismo, alla
ricostruzione post sisma, dalle infrastrutture alla sicurezza, toccando anche temi come il riequilibrio territoriale e le sinergie tra
le varie realtà, per una nuova pagina storica.”Non possiamo più permetterci di perdere tempo. Oggi, davanti ad un periodo di
cambiamenti profondi, non possiamo più rimanere immobili, mentre il mondo attorno a noi continua a trasformarsi. Non
possiamo guardare al futuro continuando a ricordare chi eravamo: l’unica scelta che possiamo compiere sta nel decidere chi
vogliamo essere.Dopo anni di declino, di inerzia e di incertezza, le Marche devono tornare a rivestire un ruolo da protagonista,
recuperando una centralità in Italia e nella macroregione Adriatico-Ionica. Occorre ricostruire un modello di sviluppo
economico che sappia da un lato sostenere il tessuto artigianale legato alla tradizione e dall’altro sostenere lo sviluppo delle
aziende con paradigmi legati alla digitalizzazione”. E Acqauroli è pronto a tutto: “Faremo ciò che occorre con coraggio, con
visione, ma soprattutto con cuore. Per queste motivazioni è indispensabile cambiare e scrivere una storia nuova per costruire le
Marche del XXI Secolo.È indispensabile un nuovo percorso di sviluppo per rendere le Marche forti, sicure, innovative, attrattive,
solidali e inclusive, affinchè nessuno resti solo ad affrontare la crisi”. Dunque, collaborazione e condivisione progettuale con ogni
territorio, soggetto vitale della Comunità marchigiana, “per valorizzare ogni risorsa diffusa regionale e spoliticizzare l’attività
amministrativa regionale in ogni settore”. Ieri mattina Acquaroli, in diretta via Facebook, il candidato ha presentato il

programma con i rappresentati delle sei liste che lo sostengono: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia-Civici per le Marche, Udc-
Popolari marche, Movimento per le Marche e Civitas Civici.

Dal Blog: Le News di Paola Pieroni