SLC CGIL Marche risponde all’A.D. Boni
A seguito della risposta dell’AD Boni inoltriamo quanto di seguito.
Se la società tiene davvero ai suoi dipendenti, farebbe meglio a cercare un accordo con la
rappresentanza CGIL invece di concentrarsi su risposte fuorvianti.
Quelli che possono aderire allo sciopero, sono dipendenti dell’area tecnica sotto la diretta
rappresentanza di SLC ed i giornalisti non ne fanno parte.
Naturalmente SLC CGIL ha collaborato e collabora strettamente con quest’ultimi per
realizzare le migliori condizioni di lavoro, tant’è che inizialmente era stato diffuso un
comunicato sindacale congiunto sulla situazione in azienda.
Per quanto attiene alle condizioni di lavoro, sarebbe stato gravissimo e fuori legge, se
l’azienda non avesse riconosciuto i congedi previsti dai decreti emanati dal Governo.
Questi sono diritti e non concessioni di TV Centro Marche.
Ci pare alquanto strano che l’AD non abbia contezza della situazione, avendo gestito in
prima persona la prima fase, incaricato un suo subordinato e reso edotto del
coinvolgimento diretto dei lavoratori nella seconda, e quindi sa benissimo che sulle
trasferte, si rivendicano ore viaggio e missioni, che invece non riconoscono. Istituti che
servono a compensare costi e condizioni disagiate, dove raramente i tecnici si fermano per
un pasto, proprio per fornire un servizio più veloce ed efficace.
Restiamo sorpresi per lo spreco di energie impiegate dall’azienda per contrastare gli effetti
dello sciopero di “poche persone come dicono loro”, anziché ricercare un confronto serio e
civile. Svilire le manifestazioni di dissenso delle proprie maestranze, non è mai un segno di
grande lungimiranza.
Per questo le lavoratrici e i lavoratori di TV Centro Marche coraggiosamente combattono
una battaglia di civiltà, per realizzare una migliore dignità sul lavoro.