Innamoramenti, levitazioni e sbronze
Adrián N. Bravi è nato a Buenos Aires, e vive in Italia dalla fine degli anni ’80. Ha pubblicato il suo primo romanzo in lingua spagnola nel 1999, a Buenos Aires, ma dopo alcuni anni ha iniziato a scrivere in italiano ed è autore di diversi testi, tra cui Il riporto (Nottetempo), L’albero e la vacca (Feltrinelli – Premio Bergamo), L’inondazione (Nottetempo), La gelosia delle lingue (Eum), L’idioma di Casilda Moreira (Exòrma), Il levitatore (Quodlibet), uscito quest’anno e finalista al Premio Comisso.Julián Corradini (in arte “Julico”), nato a Mar del Plata (Argentina), viene da una famiglia di musicisti. È autore, compositore, chitarrista e traduttore; scrive e suona in Europa e in Sudamerica. Ha aperto – tra gli altri – i concerti di Fabi, Capossela, Vecchioni, Bandabardò, Marlene Kuntz, Rachele Bastreghi dei Baustelle, Marta sui Tubi, Piero Pelù, Ginevra Di Marco, Ex-Otago. Ha pubblicato quattro album, due come “Julico” (Doble Mundo e Sos) e due con i “Turkish Café” (Turkish Café, Cambio Palco), ricevendo premi in molti festival (tra cui Castrocaro, Musicultura, Area Sanremo).Pablo Corradini è un compositore e polistrumentista. Studia flauto traverso e si diploma in pianoforte jazz mentre intraprende lo studio del bandoneón con importanti maestri argentini. Fonda il Pablo Corradini Quintet, formazione con la quale incide due lavori discografici e si esibisce in numerosi festival jazz e di world music in Italia e all’estero. Partecipa come solista in spettacoli con orchestre jazz (“Escenas Argentinas” con Javier Girotto) e di tango classico. Si laurea con lode in didattica della musica; scrive brani per teatro, televisione e per altri ensemble quali quartetto d’archi, banda e big band. “Nella mia vita c’è una specie di spartiacque linguistico che si posiziona più o meno in mezzo, nel senso che la prima metà l’ho trascorsa parlando e pensando in una lingua e la seconda metà in un’altra. E non avrei mai immaginato che la prima, lo spagnolo, o meglio il castellano, che ho usato fino ai ventiquattro anni circa, sarebbe diventata per me una lingua monca, senza vecchiaia, come adesso è l’italiano rispetto al passato, una lingua senza infanzia, perché, appunto, i colori e i sapori della mia infanzia parlano in un’altra lingua.”Adrián N. Bravi, La gelosia delle lingue (Eum) |
L’evento si terrà nel rispetto dei protocolli anti-COVID Con il patrocinio di: Regione Marche Con il patrocinio e il sostegno di: Comune di Petritoli Main Sponsor: Banco Marchigiano In collaborazione con: Giaconi EditoreL’illustrazione contenuta nella locandina è di Paolo Petrelli |