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LAURA BOLDRINI LANCIA LA VOLATA A MANUELA CARLONI E ANTONIO MASTROVINCENZO: “C’E’ BISOGNO DI LORO PER PERCORRERE LA STRADA GIUSTA”

L’ex presidente della Camera è intervenuta a Jesi nell’incontro con la cittadinanza a sostegno dei due candidati Pd: “Bisogna cogliere l’occasione offerta dalle risorse europee. Salvini? Parla solo contro, mentre la regione ha bisogno di proposte”

“Siamo a un bivio e i marchigiani devono prendere la strada giusta perché vogliamo che questa regione sia proiettata al futuro. Fondamentale è basare le relazioni sulla solidarietà, perché solo attraverso l’aiuto reciproco si può uscire dall’emergenza. Proprio sulla solidarietà Manuela Carloni e Antonio Mastrovincenzo hanno basato la loro esperienza accademica, politico – sindacale e istituzionale, ed è quello che oggi serve”.

Così, ieri pomeriggio, a Jesi, l’onorevole Laura Boldrini, già presidente della Camera e componente della Commissione Affari Esteri e Comunitari, ha lanciato la volata all’ex segretario Cgil – scuola e al presidente del Consiglio regionale, candidati alle prossime regionali tra le file del Pd nel collegio di Ancona.

Grande la partecipazione all’incontro con la cittadinanza, che ha riempito la sala conferenze del Circolo cittadino.

Cogliere la grande occasione offerta dalle risorse europee, Mes e Recovery Fund, per potenziare il welfare pubblico e costruire insieme un grande progetto di sviluppo di una regione che ha sofferto per la crisi economica, prima, il terremoto, poi, ed infine per l’emergenza sanitaria. E’ il tema su cui Boldrini, Carloni, e Mastrovincenzo, hanno posto l’attenzione.

“Dobbiamo costruire – ha detto Manuela Carloni – una società più coesa, investire sulla sanità di prossimità, sull’istruzione collegata al lavoro e garantire il diritto allo studio a tutti gli studenti, dai più piccoli agli universitari, in una prospettiva di apprendimento permanente, grande assente di questa campagna elettorale. Tutto ciò è possibile con il centrosinistra, difficile con un governo di destra”. Tre le principali proposte che Carloni, storico segretario Cgil – scuola ed ex presidente Auser Marche, si impegna a portare avanti: rendere più fruibile i servizi alle giovani coppie, abbassando le tariffe di nidi, scuole materne e delle mense per le primarie a tempo pieno, rendendole gratuite per i meno abbienti; un progetto di legge che garantisca davvero il diritto allo studio agli universitari e reintrodurre la figura del medico scolastico, strategica, in questo delicato momento di convivenza con il Covid per sostenere insegnanti e famiglie, ma anche in futuro per fare prevenzione.

Solidarietà e coesione sociale per unire la comunità sono i valori che accompagnano anche l’impegno di Antonio Mastrovincenzo: “ Le politiche di welfare – ha affermato il presidente del Consiglio regionale –  rappresentano una chiave di volta per il futuro delle Marche. La mia priorità sarà quella di dare una risposta alle fasce più deboli, in primo luogo, attraverso un piano antipovertà finanziato con le risorse previste dalla programmazione 2021 – 2027 del Fondo Sociale Europeo. Fondamentale sarà poi sostenere le famiglie numerose in situazione di disagio economico con esenzioni e contributi, per aiutarle e contrastare il preoccupante calo demografico nella nostra regione”.

Per il presidente dell’assemblea legislativa necessario sarà inoltre un ulteriore investimento per rafforzare le iniziative di workers buyout: cooperative di dipendenti di aziende in crisi che rilevano l’attività, garantendo la prosecuzione della produzione e l’occupazione.

Dall’onorevole Boldrini, infine, una stoccata a Salvini: “In un momento di crisi un’opposizione responsabile deve collaborare, non va in giro dicendo che abbiamo sequestrato il Paese per il Covid e trasformato le scuole in lager. E’ un insulto ai lager e alle tantissime famiglie che hanno perso i loro cari a causa del Covid. Salvini si limita ad andare in giro senza mascherina a fare i selfie, parlando solo contro, mentre la regione ha bisogno di proposte. Se ci fosse stato lui al governo non avremmo avuto i soldi dell’Unione Europea. Non lasciamoci espropriare i nostri valori”.