Spettacoli

Gran finale per il XX Festival Pergolesi Spontini con due eventi da non perdere al Teatro Pergolesi di Jesi.

Venerdì 2 ottobre alle ore 21 debutta il nuovo Social Opera della Fondazione Pergolesi Spontini, uno spettacolo in cui l’opera lirica incontra il mondo dell’educazione e della disabilità. Lo spettacolo, dal titolo “Ma Bohème”, vede in scena la compagnia OperaH, un gruppo di 12 persone con disabilità fisica/intellettiva, sul palcoscenico insieme ai loro educatori della Cooos Marche al termine del laboratorio teatrale condotto dal regista Simone Guerro, e da Sara Lippi esperta di danza movimento terapia. In scena, anche, la violinista Giorgia Brancaleon. Assistenti alla regia sono Arianna Baldini e Maria Tombari, visual designer Mario Spinaci, light designer Simone Caproli, datore luci Marco Scattolini. Le scene multimediali sono realizzate dagli studenti del Liceo Artistico “E. Mannucci” di Jesi e di Ancona, nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro “Banco di Scena” 2020 sostenuto da REFRESH! Lo Spettacolo delle Marche per le Nuove Generazioni a cura del Consorzio Marche Spettacolo.

La compagnia Opera H prende il nome dal progetto di inclusione sociale della Fondazione Pergolesi Spontini che mette in relazione il melodramma con il sociale per costruire percorsi di integrazione e di benessere. Un percorso teatrale e di danza movimento terapia, il cui esito finale sarà appunto lo spettacolo “Ma Bohème” (La mia Bohème), indagine sul concetto di bohémien, l’artista diverso, isolato, che fa della ricerca del bello il suo status simbolo. Di nuovo un lavoro sulle emozioni, sulla bellezza della diversità, da affrontare attraverso “un corpo che parla”. Il progetto si avvale del contributo di A.S.P. Ambito 9 – Comune di Jesi, e della collaborazione con UMEA Unità Multidisciplinare Età Adulta ASUR MARCHE AV2- JESI, COOSS Marche, ATGTP, Nuovo Spazio Studio Danza.

Chiude il Festival, domenica 4 ottobre, alle ore 21 al Teatro Pergolesi, la prima esecuzione assoluta di “Buster Keaton”, cine concerto con tre corti – One week (1920), The boat (1921) e Cops (1922)- interpretati e diretti dal maestro del cinema muto, che rivivono in teatro su grande schermo e con nuove musiche eseguite dal vivo, appositamente scritte da tre compositori dei nostri giorni, Virginio Zoccatelli, Federico Biscione e Marco Attura. Dirige il concerto lo stesso Marco Attura, sul podio del Time Machine Ensemble, il gruppo di giovani musicisti in residenza al Festival Pergolesi Spontini.

Tra il 1920 e 1923 Buster Keaton scrisse ed interpretò più di 20 cortometraggi di cui curò anche la regia insieme ad Eddie F. Cline, pellicole in cui l’artista dall’espressione stralunata e malinconica mostra una grandissima padronanza tecnica, ed un talento comico ed acrobatico senza pari. I suoi cortometraggi erano pensati come se fossero dei lungometraggi, e questo gli consentì in seguito di fare ciò che riuscì a pochissimi: passare senza alcun problema a ideare, dirigere e interpretare pellicole di durata decisamente maggiore.

In “One week” (Una settimana), del 1920, con l’attrice Sybil Seely, le promesse della casa dei sogni, racchiuse in una casa prefabbricata, vengono infrante da un brutto scherzo che impedisce alla coppia di novelli sposi di eseguire il corretto assemblaggio dei pezzi. Un “fai dai te” ante litteram che scherza sull’imprevedibilità dei colpi bassi del destino.

Nel cortometraggio “The boat” (La barca) del 1921, ancora con Sybil Seely, Buster Keaton è un padre di famiglia alle prese con la costruzione di una barca all’interno del suo garage. Decide di procedere al varo ma, durante la costruzione non ha tenuto conto delle dimensioni della porta della sua autorimessa.

“Cops” (Poliziotti), del 1922, è un film comico perfetto, dal ritmo impeccabile e gag che s’innescano con straordinario tempismo. In uno dei classici film di inseguimento di tutti i tempi, Buster Keaton deve impressionare la ragazza che ama – la figlia del sindaco, interpretata da Virginia Fox – diventando un uomo d’affari, ma si imbatte in una serie di disavventure tra peripezie scatenate.

Info: Fondazione Pergolesi Spontini www.fondazionepergolesispontini.com

Ufficio stampa: Simona Marini