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Nel 2020 raggiunte oltre 1.300 operazioni di fusione e acquisizione bancaria, più che nel 2018 e nel 2019 messi insieme

Il 2020 è stato un anno record per il numero di fusioni e acquisizioni nel settore bancario globale.

Secondo i dati presentati da Finaria.it, lo scorso anno il numero di operazioni di fusione e acquisizione bancaria ha superato quota 1.300, un dato che supera quelli di 2018 e 2019 messi insieme.

Numero record di fusioni e acquisizioni, ma non in valore

Secondo i dati di Statista e dell’Institute for Mergers, Acquisitions and Alliances, dal 2009 le fusioni e le acquisizioni nel settore bancario sono diminuite di anno in anno.

Le statistiche mostrano che il numero di queste operazioni è sceso da 1.295 a 904 tra il 2009 e il 2015 e ha continuato a diminuire negli anni successivi per raggiungere nel 2018 un dato di sole 718 operazioni, cifra poi scesa a 619 nel 2019, il numero più basso dal 1989.

All’inizio del 2020 fusioni e acquisizioni nel settore bancario e dei mercati dei capitali hanno infine subito un vero e proprio tracollo sia in termini di volume che di dimensioni dichiarate, uno scenario quasi sicuramente da imputare alla pandemia da COVID-19.

Tuttavia, verso la fine del 2020 il numero di operazioni di fusione e acquisizione nel settore bancario è aumentato in modo significativo raggiungendo il suo picco ventennale, i dati dell’Institute for Mergers, Acquisitions and Alliances mostrano infatti che nel solo 2020 sono stati finalizzati a livello globale 1.316 accordi, il 112% in più rispetto al 2019.

Sebbene il 2020 sia stato un anno record per il numero di fusioni e acquisizioni nel settore bancario globale, le statistiche mostrano che ciò non si è tradotto in un aumento del valore delle operazioni tanto che lo stesso ha superato di poco i 100 miliardi di dollari, con un calo annuo del 20% rispetto agli anni ’90 e 2000, quando il valore di fusioni e acquisizioni aveva superato i 250 miliardi di dollari, registrando una notevole diminuzione.

Le tre principali operazioni bancarie di M&A nel 2020

Nel luglio 2020, Intesa Sanpaolo, la seconda banca italiana dopo UniCredit, ha concluso l’acquisizione di una sua rivale, UBI Banca, la quinta banca più grande del Paese.

UBI, reputata come la più sana tra le banche italiane di secondo livello e che nel frattempo si preparava a inglobare altre realtà, ha combattuto contro il piano. L’accordo del valore di 4,8 miliardi di dollari, considerato una delle più grandi acquisizioni bancarie europee del decennio, ha creato la settima banca più grande della zona euro focalizzata sulla gestione patrimoniale e assicurativa con 1.2 trilioni di dollari di asset.

A settembre, la terza banca spagnola per asset, CaixaBank, ha confermato la fusione con Bankia, la quinta banca del paese. L’entità risultante dalla fusione è diventata la più grande banca di prestiti della Spagna per quota di mercato sia per prestiti interni che depositi. Insieme, le due banche possiedono asset per un valore di oltre 650 miliardi di euro.

Nel dicembre 2020, la banca statunitense PNC ha completato l’acquisizione di BBVA USA Bancshares, Inc. e della sua filiale bancaria statunitense, BBVA USA e grazie a questo accordo del valore di 11,6 miliardi di dollari, PNC è diventata la quinta banca americana per asset dopo Citi, Wells Fargo, Bank of America e JP Morgan Chase.

È possibile leggere la versione completa dell’articolo qui: https://www.finaria.it/pr/nel-2020-raggiunte-oltre-1-300-operazioni-di-fusione-e-acquisizione-bancaria-piu-che-nel-2018-e-nel-2019-messi-insieme/