Custom e Azeta insieme per Technè: il progetto che trova il giusto connubio tra cultura, imprenditoria e information technology

Il binomio arte e tecnologia ai più potrebbe sembrare un ossimoro, uno scontro tra realtà troppo differenti l’una dall’altra. Tuttavia, in molti potrebbero restare sorpresi dall’origine etimologica della parola “tecnologia”: di derivazione greca, il termine racchiude l’espressione “techne” che nell’antichità assumeva il significato di “arte”, intesa come “saper fare” e “saper operare“. Infatti, la tecnologia può essere recepita come l’arte di semplificare e mettere a disposizione di tutti la conoscenza, amplificando nel tempo e nello spazio la trasmissione di un messaggio ricco di informazioni e, al tempo stesso, facile da comprendere.

Giocando proprio su questo concetto, tra le vie di Parma – attuale Capitale italiana della Cultura per il biennio 2020-2021 – è stata presentata un’iniziativa culturale capace di esaltare l’arte contemporanea parmense e, al contempo, di raccontare l’attenzione verso la tecnologia, l’Industria 4.0 e, soprattutto, verso i vantaggi offerti da soluzioni digitali all’avanguardia. Una mostra nata da una partnership ad alto tasso di “parmigianità”, che punta sull’incontro tra arte, tecnologia e imprenditoria; una rassegna che vede la collaborazione di tre importanti attori del territorio: l’hi-tech company Custom Group e la software solution factory Azeta. Il primo capitolo di questo progetto che coinvolgerà  una serie di artisti differenti ha visto un focus specifico su Vittorio Ferrarini, artista-imprenditore noto per il suo realismo materico e per la ritrattistica ironica e teatrale sul baritono Leo Nucci.

Le opere eclettiche di Ferrarini e l’arte in generale hanno permesso a Custom e Azeta di contaminare il mondo della tecnologia e della data intelligence, semplificando temi tecnici, spesso di difficile comprensione, e avvicinando chi non conosce e non comprende gli incentivi e i benefici del processo di trasformazione digitale all’interno delle realtà imprenditoriali. Un mecenatismo scaturito dalla volontà di sensibilizzare il pubblico su quell’innovazione che aiuta in modo semplice e immediato le persone e le attività produttivo-commerciali nella loro quotidianità.

«L’arte diffonde nuove idee ed allo stesso tempo anche noi abbiamo la responsabilità di mettere a fattor comune quella tecnologia che già oggi aiuta e può dare forma al nostro futuro; la consapevolezza tecnologica è cultura – afferma Alessandro Mastropasqua, Head of Corporate Marketing & Press Communication in Custom Group – L’iniziativa vuole proporsi come un “manifesto” che si pone l’obiettivo di promuovere soluzioni e pratiche, già presenti sul mercato, capaci di facilitare la vita di chi le impiega. Una sorta di accademia dove la creatività diventa il mezzo per informare e coinvolgere le persone attraverso attività di intrattenimento culturale, che lasciano il segno nell’immaginario collettivo».

La mostra sarà accessibile online tramite un sito dedicato gestito in prima persona da Azeta – che proporrà una galleria digitale dove i visitatori potranno ammirare tutte le opere esposte, apprezzandone la fattura, valutandole grazie a un sistema di votazione personalizzato e trovando le informazioni utili per acquistarle. Composizioni che potranno essere visionate e votate anche attraverso le soluzioni kioski proposte da Custom Group, posizionate sia all’interno degli uffici Azeta, sia in punti nevralgici della città di Parma. Inoltre, proprio per enfatizzare la dicotomia arte e tecnologia, questo importante progetto prevederà l’organizzazione di una serie di eventi in stile accademia per presentare soluzioni e novità hi-tech in un ambiente ricco di cultura e conoscenza, avvicinando le persone alla trasformazione digitale che coinvolge ogni ambito e ogni settore presente sul mercato.

Evoluzione tecnologica e concezione del bello: Azeta software house attenta al mondo della cultura e al benessere dei propri dipendenti.

Soluzioni software per lo smart manufacturing e trasformazione digitale delle imprese, nel corso degli anni Azeta ha saputo sviluppare un sistema per la gestione integrata dei processi aziendali, che permette l’efficientamento dei fattori produttivi e il contenimento dei costi. Operante nei settori logistica, manufacturing, production, service, qualità e mobile, l’azienda con sede a Parma propone soluzioni per la digitalizzazione delle attività imprenditoriali, per la gestione in totale sicurezza dei dati aziendali, per l’operatività on-field e per la tracciabilità dei processi produttivi.

Azeta non è una semplice software house, ma una realtà che premia il lavoro intellettuale, che cura il benessere di clienti e dipendenti e che promuove l’arte in tutte le sue sfumature. Infatti, come afferma Luca Bertolini, titolare dell’azienda: «Il senso dell’esposizione, firmata dalle opere di Ferrarini e nata dalla partnership con Custom Group, è di proporre un luogo di lavoro intellettualmente appagante, portando la tecnologia e l’imprenditoria nel mondo dell’arte e unendo così due aspetti spesso ritenuti inconciliabili e distanti. L’informatica trova nella cultura la sua espressione attraverso un linguaggio più semplice e fruibile a tutti».

Per maggiori informazioni e per visionare le opere di Vittorio Ferrarini, consultare il sito:
techne.azeta.it/AZExpo/DefaultAZExpo.aspx?sec=home&jsv=elementi

CUSTOM S.p.A.
Custom è una “Hi-Tech Solution Company” che integra know how differenti e competenze progettuali basate su soluzioni hardware, software e service di pre e post vendita su mercati verticali in cui tecnologia e innovazione rappresentano elementi importanti e distintivi. Fondato a Parma nel 1992 da Carlo Stradi e Alberto Campanini, il Gruppo ha come priorità il profondo ascolto del mercato per offrire soluzioni integrate di stampa, scansione, lettura del dato e automazione di servizi al pubblico.