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La PETA chiede che un albero di ulivo sostituisca la statua della “porchetta”

Roma – Oggi la PETA ha inviato una lettera al sindaco di Roma, Virginia Raggi, e a Sabrina Alfonsi, presidente del Municipio Roma 1, con una richiesta: dopo la rimozione della controversa statua della “porchetta” nel cuore di Trastevere, la PETA si offre di piantare al suo posto un ulivo.

Nella lettera, il gruppo si offre di pagare per le attività di piantumazione, sostenendo che un ulivo ispirerebbe i visitatori a uno stile di vita salutare e privo di crudeltà.

Inoltre, l’albero rappresenterebbe un tributo agli oltre 300.000 vegani e vegetariani di Roma, molti dei quali hanno dimostrato sdegno per la scelta azzardata della statua raffigurante un “maiale morto”.

“Oltre ad essere un simbolo positivo di italianità e a fare da piacevole cornice alle foto ricordo dei turisti, l’albero rappresenterebbe inoltre un ramo d’ulivo proteso verso tutti coloro i quali si sono risentiti per la scelta della statua e la sua evidente celebrazione della crudeltà verso i maiali”, scrive Patrizia Re, consulente aziendale di PETA.

La lettera fa notare che un romano su dieci sceglie di non mangiare animali e lo stile di vita vegan è una tendenza globale in continua crescita. Secondo Google le ricerche di “contenuti vegan” sono aumentate del 47% nel 2020 e il veganesimo è doppiamente più popolare rispetto a solo cinque anni fa.  Ogni persona che diventa vegana salva quasi 200 animali ogni anno e riduce il rischio di soffrire di malattie cardiovascolari e altri problemi di salute, visto che il cibo vegano – incluso l’olio d’oliva – è naturalmente privo di colesterolo.

La lettera del gruppo é disponibile qui. La PETA – il cui motto recita in parte che “gli animali non sono nostri da mangiare” – si oppone allo specismo, una visione del mondo basata sulla supremazia umana. Per ulteriori informazioni, visita PETA.org.uk o segui il gruppo su FacebookTwitter, o Instagram.