PROTESTE DEL FGC NEL 5° ANNIVERSARIO DEL TERREMOTO DEL CENTRO ITALIA
2016 – 2021: NESSUNA RICOSTRUZIONE, SOLO PROFITTI E SPECULAZIONE
Il 24 agosto 2016 un potente sisma dava inizio a una lunga serie di terremoti che hanno colpito il Centro Italia, devastando oltre cento comuni, causando centinaia di vittime e migliaia di sfollati, costretti ancora oggi a vivere in strutture abitative di emergenza.
Da allora gli interventi emergenziali realizzati sono andati totalmente nella direzione degli interessi di profitto delle imprese costruttrici, che con giochi di appalti e subappalti, nonché con condizioni di sfruttamento dei propri lavoratori, sono riuscite a garantirsi enormi profitti a scapito della popolazione, con l’utilizzo di materiali scadenti e gravi ritardi nel completamento delle strutture abitative di emergenza.
Ancora oggi la ricostruzione è tutt’altro che avviata, con i governi succedutisi negli anni che non hanno mai investito concretamente su di essa, rispettando i vincoli di bilancio e preferendo investire su grandi opere, quali la TAV, o sull’aumento delle spese militari.
A 5 anni dall’inizio di quella che per molti è stata una tragedia, abbiamo protestato nei luoghi colpiti dal terremoto contro questa gestione dell’emergenza e contro una ricostruzione frenata da politiche assoggettate al profitto delle imprese e degli speculatori.
La vicenda del sisma del Centro Italia testimonia ancora una volta come in questo sistema gli interessi di profitto e della speculazione prevalgano sul benessere collettivo della popolazione, perfino in occasione di gravi emergenze o catastrofi naturali, e come combatterlo sia quanto mai necessario.