FILCAMS CGIL ANCONA: CHIUDE LA LIOMATIC DI JESI, 50 LAVORATORI A RISCHIO. COTICHELLI: “CONVOCATO PER LA PROSSIMA SETTIMANA IL TAVOLO DI CONFRONTO IN REGIONE”
Chiude la Liomatic di Jesi, 50 dipendenti circa. L’azienda, che vende snack e bevande con distributori
automatici , ha comunicato ieri, ufficialmente, alla Filcams Cgil e alla Fisascat Marche la volontà di chiudere
lo stabilimento jesino sostenendo di aver avuto un calo d’incassi nel corso degli ultimi anni.
Ai lavoratori è stato detto, con appena un mese di preavviso, che l’azienda chiuderà i battenti dal 1° marzo.
Il tutto prospettando due alternative e cioè o accettare trasferimenti molto lontani dalle proprie residenze
o rinunciare al posto di lavoro.
“Alla società abbiamo chiesto di ritirare la procedura di chiusura – dichiara Carlo Cotichelli, segretario
provinciale Filcams Cgil Ancona – per discutere della questione con tempi più ampi; in tal senso, è stato
sollecitato anche un incontro alla Regione per trovare la giusta soluzione”.
Solo ieri, la Filcams Cgil è stata informata di questa situazione con l’azienda che si è limitata a rendere nota
una decisione già presa senza fornire ulteriori spiegazioni.
“La Regione si è già impegnata per la prossima settimana a convocare il tavolo di confronto – fa sapere
Sara Dominella, segreteria provinciale Filcams Cgil -; sarà l’occasione per congelare questa procedura di
chiusura e valutare tutte le alternative possibili. Non dimentichiamoci che il territorio di Jesi è stato già
ferito dalle vertenze della Caterpillar e del Federico II di Jesi: in tutto, si parla della sorte di 400 lavoratori”.