CNA Terr.le Fermo: autotrasporto al limite, per il fermo tecnico è questione di giorni
In arrivo una convocazione al Ministero per la prossima settimana, ma potrebbe essere già tardi.
L’autotrasporto sta per crollare. Spiega la situazione Emiliano Tomassini, Presidente Territoriale
della CNA e della CNA FITA di Fermo: “Questione di giorni, se non di ore. Il Governo tarda nel
dare risposte e di qui a poco i camion non si fermeranno per scioperare, ma perché non ce la fanno
più. Sta per verificarsi un fermo tecnico, non un fermo coordinato di protesta. E’ ben diverso
purtroppo”.
I cambiamenti stanno avvenendo con grande velocità: “Autotrasporto e trasporto persone non
riusciranno a reggere gli aumenti di questo periodo che – ricorda il Presidente Tomassini – sono
stati del 50-60% nell’arco di appena 2-3 mesi. La prima cosa che chiediamo al Governo è lo
scorporo del costo dell’energia in fattura, e la nostra energia si chiama gasolio, con cui si muove
oltre l’80% dei veicoli del settore.”
All’impennata senza precedenti del costo del gasolio si aggiungono segnali allarmanti che
evidenziano la scarsità di carburanti nel mercato: “Le compagnie petrolifere – riferisce il Direttore
Generale Alessandro Migliore – tagliano le forniture di oltre il 50% e, a catena, tutti gli utenti finali
stanno iniziando a subire allarmanti ripercussioni. I tagli del prodotto colpiscono non soltanto gli
autotrasportatori, che hanno gravi difficoltà nella programmazione dei loro servizi, ma anche interi
settori dell’economia che rischia così di spegnersi ulteriormente. Una situazione che deriva dalla
crisi internazionale ma, probabilmente, anche da sacche di speculazione senza scrupoli”.
La chiamata al Ministero potrebbe avvenire quindi a giochi fatti, con gli imprenditori schiacciati tra
gasolio alle stelle, bollette e costi di gestione fuori controllo: “Le aziende più strutturate e con uno
storico alle spalle – afferma Tomassini – stanno per fermarsi per non compromettere il passato
ovviamente, mentre per quelle più giovani o non strutturate non c’è proprio possibilità di
sopravvivenza. L’autotrasporto, dopo quanto fatto durante il primo lockdown, è di nuovo in prima
linea per non fermare il Paese, ma crediamo che la questione vada affrontata in maniera diversa, con
una velocità di risposta adeguata al momento. Ci vuole uno sforzo immediato per contenere le
difficoltà e rassicurare gli imprenditori, aiutandoli ad uscire dal momento critico ma – dice – si deve
mettere in campo un provvedimento strutturale che resti nel tempo”.
Fermo, lì 09 marzo 2022 L’Ufficio Stampa