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CNA Terr.le Fermo: caro energia, rateizzazione e tax credit. Tomassini: bene, ma ci vuole anche un ecobonus per le rinnovabili

Un ecobonus per i piccoli impianti da rinnovabili di artigiani e piccole imprese. “Bene gli interventi
del Decreto Ucraina bis – dichiara il Presidente CNA Fermo Emiliano Tomassini – ma noi
rilanciamo: grande assente è il sostegno alle fonti rinnovabili ed in particolare all’autoproduzione
per le piccole e medie imprese. Sarebbe utile prevedere un’agevolazione, tramite un fondo dedicato
oppure uno specifico credito di imposta, per il sostegno agli investimenti delle piccole imprese che,
ad oggi, rimangono fuori da qualsiasi meccanismo di incentivazione per l’efficienza e le fonti
rinnovabili. Un intervento di questo tipo – fa notare Tomassini – contribuirebbe significativamente al
raggiungimento dell’obiettivo di alleggerire la nostra dipendenza dal gas russo”.
Il Presidente fermano riassume la proposta di CNA, che chiede venga creato un sistema di
incentivazione per i piccoli impianti di autoproduzione di energia elettrica (fino a 200 KW) sfruttando
l’enorme potenziale di artigiani e piccole imprese che oggi non possono contare su alcun incentivo, a
differenza dell’utenza residenziale e dei grandi impianti.
Intanto, ci sono comunque buone notizie per le imprese, il Direttore Generale CNA Fermo
Alessandro Migliore fa il quadro della situazione: “Rateizzazione degli importi di maggio e giugno,
credito di imposta per luce e gas. Il tax credit era una misura precedentemente riservata solo alle
imprese energivore e gasivore, escludendo le molte imprese non ricadenti in questa fattispecie, ma
che stanno comunque soffrendo per il caro energia. Infatti – ricorda Migliore – per una piccola
impresa non energivora le bollette rappresentano un costo significativo anche in situazioni di
normalità, costo che nei casi più gravi ad oggi si è triplicato o oltre”.
Riassumendo: le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono
richiedere ai propri fornitori, con sede in Italia, la rateizzazione del dovuto per i consumi energetici
relativi ai mesi di maggio e giugno, per al massimo 24 rate mensili.
Il decreto prevede inoltre: un credito d'imposta del 20% per acquisto di gas consumato nel secondo
trimestre 2022, per usi energetici diversi da quelli termoelettrici, a parziale compensazione dei
maggiori oneri effettivamente sostenuti; un credito d’imposta del 12% per acquisto della
componente energia effettivamente utilizzata nel secondo trimestre di quest’anno.
“Siamo al lavoro per riuscire ad offrire alle imprese un interessante servizio per l’abbattimento dei
costi energetici – annuncia il Direttore Migliore – grazie all’impegno di un gruppo di esperti in
grado di monitorare il mercato e individuare le migliori condizioni di acquisto”.

Fermo, lì 06 aprile 2022 L’Ufficio Stampa