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È una marchigiana il nuovo opposto di Volley Angels Project Arianna Benedetti

È una marchigiana il nuovo opposto di Volley Angels Project. Arianna Benedetti, classe 2000, di Porto Potenza Picena, ha sviluppato, infatti, quasi tutta la sua carriera pallavolistica nella nostra regione e può essere considerata una delle giocatrici più affidabili nel suo ruolo di tutta la categoria, nella quale ha militato per diverso tempo. Arianna arriva dalla Corplast Edilvetri Corridonia, con la quale ha vinto il campionato di serie B2 ottenendo una meritata promozione e i suoi propositi sono subito combattivi. «Credo che disputeremo – le sue prime parole da rossoblù – una stagione nella quale saremo molto competitive e puntiamo all’alta classifica. Se poi dovessi vincere il mio secondo campionato di B2 consecutivo, ne sarei felice per me, ma soprattutto per il progetto societario che mira alla crescita delle ragazze giovani attraverso la disputa di campionati di alto livello». La Benedetti è cresciuta nella Volley Torresi Porto Potenza Picena per poi fare un’esperienza significativa in Lombardia con il Visette, società che fa della valorizzazione delle giovanissime il proprio scopo principale. Tornata nelle Marche, l’opposta rossoblù ha militato nel Conero Volley, poi si è trasferita a Monte San Giusto, per poi giocare gli ultimi tre campionati a Corridonia con la ciliegina finale della vittoria del campionato. «Delle mie nuove compagne – prosegue Benedetti, studentessa di scienze motorie a Urbino – conosco Giulia Tiberi e Claudia Di Marino per averle affrontate in campionato, ma so già che avremo una squadra costruita per puntare in alto. Dopo un primo contatto avuto con Giuseppe Salvucci, avevo deciso di restare a Corridonia, ma non ci siamo messi d’accordo e così ho scelto di vestire la maglia rossoblù. Come opposta preferisco la palla alta e morbida, che più si addice alle caratteristiche di attaccante non altissima di statura ma dotata di buona elevazione, ma comunque sono a disposizione dell’allenatore. Mi ritengo comunque un punto di riferimento per l’attacco, così come lo è il mio esempio Paola Egonu, che è davvero tanta roba in campo».