Le App di dating – Intervista a Sara Marazza
Le app di dating sono diventate un fenomeno di massa, sull’argomento ho intervistato Sara Marazza,
Digital PR Strategist per Time2play, che effettuato una ricerca molto interessante sull’argomento
(https://time2play.com/it/blog/cuori-solitari-su-app-incontri-una-foto-del-dating-online-in-italia/).
Le risposte per cui il 67,4% degli intervistati non usa app per incontri si possono considerare attendibili o
pil 67,4% degli intervistati non usa app per incontri o può essere che si usino, ma non lo si voglia dire?
Nello studio che ho condotto, il 67,4% degli intervistati ha dichiarato di non utilizzare dating app per alcune
ragioni ben precise. Il 43,5% preferisce conoscere persone nuove dal vivo, il 24,4% non si fida, il 15,7% ha
detto di aver bisogno di maggiore connessione fisica e mentale, il 7,6% non vuole avere sorprese, mentre la
restante parte trova freddi i rapporti sul web o ha bisogno di vedere chi ha di fronte. Visto però che ci sono
ancora molti pregiudizi in Italia su chi usa app per incontri, è anche possibile che chi dichiara di non
utilizzarle, in realtà le usi lo stesso.
A livello di app, nella ricerca si è tenuto in considerazione solo le vere e proprie app, o anche i canali
social, come Facebook, gruppi, chat, e simili media?
Nella ricerca ho tenuto in particolare considerazione l’uso specifico delle app per incontri, senza considerare
i social network, i gruppi Facebook, le chat e simili. Ho dato però agli intervistati la possibilità di indicare
“altre piattaforme” usate per conoscere persone nuove, oltre a quelle indicate. Le risposte: Once, The Inner
Circle, Thursday, Hinge, Her, Wapa, Thaijoop, Kinkd, Lovepedia, Lex, iol, Muzmatch, telegram bot,
connected2, GayRomeo, Tastebuds, Chat online, Romeo.
Sono usate più per incontri occasionali o per trovare un’anima gemella?
Direi che questo è un quesito molto soggettivo, ma alla domanda se avessero o meno trovato l’anima
gemella sulle dating app, solo il 21,4% ha risposto “sì” contro il 78,6% di chi ha ammesso di non aver
trovato l’amore. Inoltre, il 34,8% degli intervistati ha dichiarato di fare uso di più di una dating app al
tempo stesso.
Quali differenze ha rilevato rispetto fasce di età e identità di genere? Più usate da uomini che da donne?
Considerando che su 1,100 intervistati le donne sono state il 51,6% dei partecipanti totali, è possibile
affermare che le app d’incontri vengano utilizzate in egual misura da donne e uomini. Anzi,
considerando i risultati generali della nostra ricerca, le donne si sono dimostrate attive quanto gli
uomini, se non di più. L’età media degli intervistati è 28 anni, ma il pool dei partecipanti rientra nella
fascia che va dai 20 ai 45 anni; dunque, si può affermare che sia proprio questo il range d’utenza
principale delle app d’incontri. E per quanto riguarda le donne, sono proprio loro ad avere la
percentuale maggiore tra coloro che escono con più di una persona contemporaneamente (il 55% di
loro esce con due persone, mentre il 50% frequenta tre o più persone allo stesso tempo).
L’apparente spersonalizzazione di un contatto telematico è vista solo come fattore negativo o può
aiutare a superare una sorta di timidezza e/o vergogna a un approccio per trovare un partner?
L’apparente spersonalizzazione sembra aiutare i più timidi. Infatti, quando abbiamo chiesto di indicare il
motivo principale per cui si sceglie di utilizzare app d’incontri per conoscere persone nuove, il 40,1% degli
intervistati ha risposto che ritiene più facile conoscere online che dal vivo, il 30,9% ha sostenuto di non
avere molti altri modi di conoscere persone nuove dal vivo, e il 17,8% ha dichiarato di sentirsi meno timido
sul web.
Ci sono significative differenze nell’uso delle app tra eterosessuali e omosessuali o gender fluid?
Non ho trovato grandi differenze di uso tra eterosessuali, omosessuali e gender fluid nel mio studio. Anzi, a
quanto pare i gender fluid sono quelli che tendono di più a bloccare frequentazioni indesiderate sulle app
d’incontri: il 70% ha infatti dichiarato di aver dovuto bloccare qualcuno e il 60% di loro ha ammesso di
essere stato bloccato almeno una volta su una app d’incontri.
Fra i motivi nell’uso è presente una sostanziosa parte che le usa per avere rapporti fuori dalla coppia?
Sono emersi dei dati alquanto spinosi in merito. In base ai dati che abbiamo raccolto, l’8% degli uomini che
usano app per incontri hanno dichiarato di essere sposati, contro il 7.7% delle donne e il 4.3% di gender
free. Inoltre, il 36,9% degli uomini che usano dating app hanno dichiarato di essere fidanzati, contro il 28%
delle donne e il 43.4% di gender free. Si può dunque affermare che le dating app vengano frequentemente
utilizzate per incorrere in scappatelle o incontri extraconiugali.
Ma in conclusione, la soddisfazione rispetto l’uso delle app di dating come si colloca? Mantengono
quanto promesso? Gli utenti risultano soddisfatti dei risultati raggiunti e i profili contattati si sono
dimostrati coerenti e reali con quanto presentavano?
In generale, la soddisfazione degli utenti va di pari passo con le motivazioni personali che spingono a usare
app d’incontri. Chi ha difficoltà a conoscere persone nuove in presenza, con le app d’incontri ha comunque
modo di farlo o di sentirsi meno timido nell’approccio. Chi non vuole avere storie serie o vuole avere più
partner al tempo stesso, ha l’opportunità di farlo. Certo, riferendosi alla possibilità di trovare il vero amore
su una app di incontri, la percentuale positiva non è così elevata. Ma con un briciolo di fortuna, nulla toglie
di poter far parte del 21,4% di coloro che hanno trovato l’anima gemella proprio su una dating app.
MAURIZIO DONINI